Tragedia stamattina nella spiaggia di Mondello. Un operaio di 54 anni, Massimo Russo, mentre stava lavorando in lido nella borgata marinara si è accasciato a terra ed è morto, probabilmente per un infarto fulminate. Russo era molto conosciuto nella borgata perché da anni interpretava uno dei pretoriani nella via crucis di Partanna Mondello, una colonna portante del gruppo artistico Giovanni Paolo II. Una rappresentazione a cui il 54enne era molto legato per via del fatto che la persona che interpretò il ruolo di Gesù nella prima edizione della funzione fu suo padre. Francesco Russo è morto anche lui a causa di problemi cardiaci quando suo figlio era ancora giovane. Massimo Russo era sposato ma non aveva figli. Lavorava stagionalmente per l’azienda Italobelga.
Tanti i messaggi postati sui social dopo la diffusione della notizia della sua morte improvvisa, eccone alcuni.
“Ci sono giornate che non dovrebbero mai arrivare, questa è una di quelle, – scrive Alessandro – non ci sono parole per descrivere la sensazione che provo adesso, un grande grandissimo dispiacere, ho appena saputo che è andato via un amico, una persona che ha avuto sempre una parola gentile verso tutti, un ragazzo che sapeva quando scherzare e quando fare la persona seria. Una persona che ha sempre messo la buona, che è sempre stato lontano da malumori, un grande lavoratore che non si risparmiava mai, sempre pronto ad aiutarti nelle sue possibilità. Massimo Russo mancherai a tante persone, a tua moglie Angela alla quale va il mio pensiero, mancherà la tua figura. Sono sicuro che in questo momento sei lì con tuo padre stretto in un lungo abbraccio, padre che ti ha tramandato una grande passione e tu in sua memoria quella passione l’hai portata avanti fino ad oggi come mi dicesti una volta: io faccio quello che faccio per rispetto di mio padre. Riposa in pace Massimo”.
“Ciao Massimo Russo – scrive Domenico – il destino ha voluto essere crudele. Ti ha tolto agli affetti dei tuoi familiari e dei tanti tuoi amici. Sei stato una grande persona perbene, onesta e un gran lavoratore. Mai una parola fuori posto. La tua presenza imponente, ma discreta mancherà a tutti quanti noi. Che la terra ti sia lieve. R. I. P.”.