“Se non è possibile mettere mano alla riforma della legge Madia, riteniamo che la soluzione meno sconveniente per le imprese, almeno in questa delicata fase dal punto di vista storico, sia quello di stravolgere l’assetto delle Camere di Commercio prima dell’avvento dell’ultima Finanziaria. Per cui, è auspicabile un ritorno alla Camera di Commercio del Sud Est, vale a dire Ragusa, Siracusa, Catania, sollecitando, se possibile, l’incremento del numero dei soci”.
E’ quanto ha affermato, ieri mattina, il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, in audizione, attraverso un collegamento online, con il capo di gabinetto del ministero delle Imprese e del Made in Italy che, su incarico del ministro Adolfo Urso, ha voluto sentire l’opinione delle associazioni territoriali presenti nell’area per comprendere qual è il loro orientamento rispetto a questa tormentata vicenda. “La Camera di Commercio – ha sottolineato Manenti – è un contenitore di cruciale importanza nella cura degli interessi delle imprese, tra l’altro in questo momento delicato e particolare in cui è necessaria la massima attenzione a sostegno dello sviluppo. Riteniamo che, nell’attuale fase, debbano essere messi in campo tutti gli accorgimenti possibili nel tentativo di venire incontro alle necessità del mondo produttivo.
E la creazione ancora una volta della Camcom del Sud Est potrebbe fornire un supporto lungo tale direzione. Questa è la posizione di Confcommercio, che tra l’altro collima con quella della maggior parte delle associazioni datoriali presenti sul territorio, con l’auspicio che la stessa possa essere accolta”.