Nei giorni scorsi si è svolta la premiazione dei Giochi matematici dell’istituto comprensivo Giovanni Verga di Comiso, organizzati dall’Università Bocconi di Milano e dal centro-Pristem. All’iniziativa hanno partecipato quasi cento alunni a partire dalle classi quarte della primaria fino alle classi terze della secondaria di primo grado, suddivisi in tre categorie CS (IV e V scuola primaria); C1 (I e II scuola secondaria); C2 (III scuola secondaria). La premiazione ha visto la consegna di targhe appositamente realizzate per l’occasione. Alla premiazione hanno preso parte la Dirigente scolastica Maria Grazia Cafiso, il Vicepreside prof. Luigi Bellassai e l’ins. Giusy Pecoraro della primaria Monserrato che ha seguito anche i giochi matematici del Mediterraneo.
Le graduatorie trasmesse direttamente dalla commissione della Bocconi hanno visto i seguenti alunni premiati:
Categoria CE:
1ª Vittoria Alessio
2º Biscotto Damiano Maria
3º Meli Giovanni
Categoria C1
1º Romano Marika
2º Indigeno Andrea Biagio
3ª Indigeno Lorenzo
Categoria C2
1ª Guastella Giada
2º Gianni Nicolò
3º Campoccia Giovanni
Sono state premiate anche le squadre degli alunni delle scuola secondaria che hanno partecipato alla gara a squadre chiamata Giochi di Rosi.
Primi Classificati “I Pitagorici”
Secondi classificati ex aequo “Operai Carvana local”; “Le Menti del Verga”; “I Matelogici”
“La manifestazione ha rappresentato un’utile esperienza e una piacevole occasione di valorizzazione delle competenze logiche e di calcolo in una sana competizione – hanno dichiarato la Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Grazia Cafiso e il Vicepreside e referente dei giochi della Bocconi prof. Gigi Bellassai -il nostro istituto crede molto in questa iniziativa perché un aspetto fondamentale connesso al gioco matematico è la capacità di recuperare la motivazione allo studio della matematica facendo sì che queste materie risultino interessanti per tutti, anche per quelli che non si ritengono capaci di comprenderle. Questo tipo di matematica è seria e piena di legittimità, tanto è vero che su di essa si può basare una innovativa proposta didattica. I giochi non sembrano diversi dai tradizionali esercizi, se non forse perché sono di tipo più logico e linguistico e meno numerico, in generale, e questo argomento gioca tutto a loro favore.
La differenza rispetto agli esercizi è che divertono, e non è cosa da poco, in primo luogo rappresentano una sfida, ma anche la soluzione di solito presenta un elemento di sorpresa. La sorpresa consiste o nel fatto che una risposta proprio ci sia, o nel fatto che la risposta è contraria a ciò che ci si attende. La sorpresa, il paradosso o il risultato inatteso sono elementi stimolanti per l’attività cognitiva, sono un po’ il gioco di prestigio di cui cerchiamo il trucco. Quando un alunno risolve un problema o un gioco – hanno concluso la prof.ssa Cafiso e il prof. Bellassai – diventa un protagonista in quanto inventore o scopritore della soluzione; il non essere più un soggetto passivo influisce positivamente sull’ attenzione, sulla qualità dell’apprendimento e sulla sua motivazione favorendo anche la diffusione di una buona prassi nell’apprendimento delle discipline logico-matematiche.”