ROMA (ITALPRESS) – “I miei propositi li esprimo e li scrivo da 25 anni, e derivano proprio dal desiderio di avere una giustizia più efficiente e dal grande rispetto per la magistratura, di cui mi sento ancora di far parte”. Lo afferma il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in un’intervista al Corriere della Sera. “C’è modo e modo di dissentire dai disegni di legge e dal tenore delle sentenze – prosegue – Nel caso di questa riforma sono stati usati termini molto forti ancor prima che il testo fosse noto, così come in altri momenti alcuni politici hanno commentato certe sentenze come eversive. Vorrei che si abbassassero i toni da parte di tutti”. In merito al reato di abuso d’ufficio “tutti i sindaci e gli assessori ne sono oppressi, senza aver fatto nulla di male; perché il cittadino è la vittima finale di questa amministrazione difensiva che non dà risposte in tempi rapidi; se su 5.000 processi arrivano solo 9 condanne, tra l’altro per reati connessi, significa che la norma, dopo venti anni di cambiamenti, è un fallimento”. “Ho letto – aggiunge – che la segretaria del Pd Elly Schlein sostiene che legittimo gli evasori fiscali, ma è stata tratta in inganno da alcuni giornali che hanno volutamente alterato le cose dette da me alla Luiss. Poiché tra le poche qualità che mi riconosco c’è quella di esser chiaro, non dirò di essere stato travisato: hanno proprio alterato le mie parole, pronunciate tra l’altro davanti al procuratore di Milano, e a vari generali della Guardia di finanza. Il discorso, pur fatto a braccio, è registrato: dico che il nostro sistema tributario è così impazzito che anche l’imprenditore più onesto che paghi tutte le tasse è sempre esposto ad indagini. È questo sistema che favorisce gli evasori, non chi come me lo denuncia. L’evasione si combatte con una semplificazione normativa e un rapporto più certo e leale tra Stato e contribuente. Ed è questo il senso della riforma illustrata dal viceministro Leo».
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