Una processione molto partecipata. Con numerosi fedeli e devoti a fare da cornice. E con il grande entusiasmo dei modicani manifestato, ancora una volta, nei confronti del patrono. Ieri sera il momento clou della festa di San Pietro apostolo con l’artistico simulacro uscito dalla chiesa Madre, quello che rappresenta il santo con il paralitico, salutato dal giubilo di centinaia di persone che hanno voluto così sottolineare la propria attenzione nei confronti di un evento religioso che appartiene al senso di comunità dell’intera città di Modica.
Una presenza numericamente assai consistente rispetto agli scorsi anni, quasi a volere evidenziare la grande attenzione nei confronti di una presenza, quella del Patrono, densa di significato per la comunità locale cittadina. La processione è stata accompagnata dalla banda musicale “Città di Modica – Belluardo Risadelli” diretta dal maestro Corrado Civello, mentre il percorso è stato illuminato a cura della ditta Arte Luce. A mezzanotte, poi, i fuochi d’artificio a cura della ditta Pyro Giò. In mattinata, ieri, c’era stata la significativa messa per la città che, presieduta dal parroco, il sacerdote Giuseppe Stella, aveva visto la consegna del cero votivo e la firma dell’atto di impegno da parte del sindaco e del parroco, con la presenza degli altri componenti dell’Amministrazione comunale, dei rappresentanti del Consiglio comunale, delle autorità militari, dei rappresentanti delle associazioni locali e dei sodalizi sociali che, prima della messa, si erano spostati in corteo dal palazzo comunale sino a raggiungere la chiesa Madre.
“Tantissima gente ha preso parte, ieri sera – dicono Gianluca Manenti, presidente provinciale Confcommercio Ragusa ed Emanuele Iemmolo, presidente sezionale Confcommercio Pozzallo, che hanno sostenuto la comunicazione degli eventi facenti parte del calendario dei festeggiamenti – alla processione in onore di San Pietro a significare che l’attenzione verso questa figura religiosa è sempre molto elevata da parte dei modicani, in quanto ne rappresenta la storia e l’identità. Un motivo in più per puntare a un futuro che si spera possa essere ricco di entusiasmo”.