L’inchiesta sulla droga, dopo l’arresto dello chef del locale Bar Villa Zito, Mario Di Ferro, nell’ambito di un’inchiesta della Procura su un giro di spaccio di cocaina a vip ed esponenti della Palermo “bene” è stata al centro del dibattito nel pomeriggio dei lavori dell’Assemblea regionale siciliana. A proporre il tema sono stati i deputati Martina Ardizzone del Movimento Cinquestelle e Ismaele La Vardera di Sud Chiama Nord.
La deputata grillina a Sala d’Ercole ha evidenziato il suo imbarazzo nel leggere i titoli dei giornali che hanno raccontato di un giro di cocaina che passava anche dai palazzi del parlamento siciliano. Ardizzone ha detto che si devono “ridefinire le regole di assegnazione delle autoblù”. Lavardera ha ricordato le critiche subite, solo qualche settimana fa, quando aveva proposto ai deputati di sottoporsi al test antidroga. “Eppure 36 colleghi deputati – ha detto Lavardera – hanno accettato l’invito e si sono sottoposti al test. E’ necessario che lo facciano anche gli altri. Sarebbe un modo per difendere l’onorabilità di questo Parlamento.
Nelle istituzioni ci sono tante persone oneste. Ma ci sono alcuni che hanno utilizzato la cosa pubblica come se fosse privata. Per questo motivo chiedo a Gianfranco Miccichè di rimettere il mandato. In ogni caso va modificato il regolamento che assegna l’autoblù agli ex presidenti dell’Ars. E’ una norma sbagliata”. Nel dibattito è intervenuta anche Margherita La Rocca Ruvolo di Forza Italia che ha sottolineato che “il privilegio dell’autoblù non è assegnato per decisione del Parlamento siciliano ma dall’ufficio di presidenza”. “Io non mi sottopongo al test antidroga – ha detto Ruvolo – si tratta di un test inutile. Non dobbiamo inseguire i populismi”.