Era lo scorso 19 giugno, con la stagione balneare ancora agli inizi a Marina di Ragusa, quando avevamo segnalato lo stato di abbandono, se non proprio di degrado, in cui versava la spiaggetta “Cenerentola” antistante la piazzetta riqualificata, che peraltro era stata individuata negli anni scorsi come ‘dogs beach’ ma frequentatissima anche da appassionati turisti e residenti che ne hanno sempre apprezzato la tranquillità lontano da più affollare mondane e magari altolocate spiagge, condividendola pacificamente con gli amici a quattro zampe. A distanza di poco meno di un mese da quella segnalazione abbiamo potuto constatare come nulla sia stato fatto per rendere il sito più vivibile e godibile.
La segnalazione del Quotidiano di Ragusa riguardava, e continua a riguardare, la scivola pietrosa di accesso ancor più sconnessa degli altri anni, ma anche ostruita da cumuli di canne e altra vegetazione compresi grossi tronchi d’albero, un rivolo di acqua non sappiamo di che origine che scorre da sotto tale scivola e va ad intersecare altri rivoli laterali che colano da due grossi tubi posti sotto l’asfalto della piazzetta, passando all’altro accesso, quello in prossimità della bambinopoli e dell’area di sgambettamento dei cani, la copertura di asfalto ha ceduto mentre sulla spiaggia anche qui grossi accumuli di canne, riguardo poi alla parte asfaltata della piazzetta dove ci sono le panchine vista mare, proprio sopra la spiaggia, il suolo è cosparso di ciottoli di varia grandezza, probabilmente portati da qualche mareggiata, che rendono disagevole il transito soprattutto considerato che arrivano fino al limite dell’area giochi.
Avevamo avuto riscontro della utilità della nostra segnalazione in quanto era stata ripresa da uno stimato collega di un altro organo di informazione on-line, mentre il pezzo giornalistico era rimbalzato anche sulle notizie Google. E ci piace pensare (ma l’orgoglio riteniamo sia brutta bestia da tener lontana) che anche la segretaria del Movimento Territorio, Raimonda Salamone, in una sua prima uscita pubblica di questi giorni, in cui denuncia le criticità di Marina di Ragusa, abbia potuto far riferimento al nostro articolo, quando cita “arenili con accessi poco fruibili perché occupati dalla vegetazione incontrollata o da ciottoli, tubi a vista e ferraglia (come nella “Spiaggia degli Americani”, peraltro con acque spesso inquinate)”. Ma del resto la disamina della neo eletta segretaria di Territorio (che era stata presente nello scorso quinquennio come consigliera e per un breve periodo anche come assessore al bilancio, in virtù delle proprie competenze professionali) riguarda a 360 gradi la situazione di una Marina di Ragusa in cui non è tutto oro quel che luce.
Leggiamo quanto scrive. “Inciviltà diffusa: capita a tutti, almeno una volta al giorno, di imbattersi in manovre e parcheggi selvaggi che ostruiscono il traffico, rischiano di causare – e causano – incidenti o impediscono l’attraversamento sulle strisce pedonali. La sicurezza del pedone decantata in campagna elettorale, forse, passa anche dalla presenza di controlli in tal senso, attualmente assenti. I residenti di Marina di Ragusa inoltre ringraziano l’invasione di veicoli, che impedisce di parcheggiare a distanze ragionevoli dalle proprie abitazioni. Che dire poi delle mini (spesso neanche tanto) discariche ammirabili nelle vie del centro storico di Ragusa, nelle strade extraurbane e nelle zone della frazione marinara. Non c’è attivismo ambientalista che tenga di fronte all’inerzia delle autorità.
Spiagge: i vanti di pluriennali bandiere blu e di spiagge a misura di bambino appaiono alquanto distanti dalla realtà odierna, che invece conta arenili con accessi poco fruibili perché occupati dalla vegetazione incontrollata o da ciottoli, tubi a vista e ferraglia (come nella “Spiaggia degli Americani”, peraltro con acque spesso inquinate). Si aggiungano passerelle inesistenti e docce malfunzionanti – ormai neanche a farci caso, o quasi – rese maggiormente impraticabili da cumuli di sabbia in loro prossimità. “Luna park”: è innegabile che piccoli e meno piccoli siano affezionati a tale area, che però comporta forse più disagi, sporcizia e pericolo che divertimento. Infatti, le giostre si espandono sempre più di anno in anno, giungendo fino a due metri (letteralmente) dalla Spiaggia degli Americani, costituendo un grave pericolo fisico per i bagnanti da un lato e per i conducenti dall’altro, costretti a frenare improvvisamente a causa dell’attraversamento di famiglie lungo la strada senza illuminazione né strisce pedonali. Vi è poi il pregiudizio paesaggistico, sonoro e luminoso per i residenti della zona. Sarebbe forse più consono, piuttosto che far lucrare privati ad un costo sociale pubblico, prendere provvedimenti differenti, favorendo iniziative sostenibili e di livello anche culturale.
Sicurezza e integrazione: il nostro territorio ha la fortuna di ospitare moltissime persone provenienti da tante parti dell’Isola, della Penisola e dall’estero. Ma come è naturale, una concentrazione del traffico turistico comporta, oltre ai diversi benefici, anche variegati disagi e rischi per la sicurezza e l’incolumità. Ci si riferisce alle molteplici risse e furti balzati agli onori della cronaca locale. Aumentano poi gli episodi di degrado e di violenza da parte di cittadini stranieri, sia nell’oramai ex salotto di Ragusa, che a Marina di Ragusa: non è certo l’indifferenza verso la ghettizzazione di intere aree a favorire l’inclusione. Infine, la massiccia presenza degli appostamenti delle forze di polizia degli ultimi giorni, se a qualcuno potrebbe dare un senso di sicurezza, a qualcun altro, invece, sembra piuttosto una misura resa necessaria per tamponare le inefficienze dell’amministrazione comunale e dei corpi di polizia locale, il cui operato – sia per carenze del corpo stesso o di chi lo coordina – non è certamente funzionale.
Si invita pertanto l’Amministrazione a provvedere, al di là dei proclami, su queste e altre questioni già ampiamente conosciute”. E per chiudere, visto l’accenno fatto da Salamone a proposito di risse e furti, era stato anche il segretario cittadino del Pd, e consigliere comunale neo eletto, Peppe Calabrese, pochi giorni fa a lamentare “siamo molto preoccupati per quanto è accaduto qualche sera fa in prossimità del Porto di Marina dove è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per fermare una rissa e riportate la calma. Il primo cittadino si mobiliti con chi di competenza per chiedere maggiori controlli nei luoghi della movida”. Calabrese aggiunge “temiamo che entrando sempre più nella stagione estiva questi episodi potrebbero ripetersi, soprattutto in mancanza di una presenza costante delle forze dell’ordine. Abbiamo appreso che al Porto è stato attivato un servizio di vigilanza privata, che potrebbe certamente essere un elemento deterrente per qualche spirito inquieto, ma crediamo che debbano essere le Istituzioni a doversi occupare dell’ordine pubblico e ciò non può essere lasciato all’iniziativa di qualche privato. Per queste ragioni – conclude – chiederemo al sindaco un autorevole intervento all’indirizzo di S.E. il Prefetto e del sig. Questore perché a Marina di Ragusa possa essere potenziata la dotazione di uomini in divisa, soprattutto la sera nei luoghi maggiormente frequentati”. (daniele distefano)