Domani 23 luglio a Donnalucata ci saranno le Frecce Tricoli in una manifestazione organizzata in collaborazione con l’amministrazione Comunale in cui si ostenteranno velivoli pensati e costruiti per portare morte e distruzione. Sicuramente compiranno volteggi spettacolari, sperando che non succeda come a Ramstein dove per un incidente morirono 67 persone e 346 rimasero ferite, ma dietro tale addestramento occorre sempre ricordare c’è l’idea di prepararsi alla guerra.
Ed essendo già in guerra, in Ucraina, l’Italia spende circa 27 miliardi di euro, 1,57% del PIL con la previsione di aumentarle al 2%, per le spese militari, risorse che potrebbero invece essere molto più utili destinandole a chi non arriva alla fine del mese o a pagare le bollette, oltre che a scuole, ospedali, viabilità, ricerca. Una manifestazione che pagheremo a caro prezzo e che alimenta una cultura della guerra, delle armi, dello spreco di risorse, oltre ad essere altamente inquinante e della durata di pochi minuti.
Forse in questa estate di guerra l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto organizzare iniziative ed attività rivolte alla Pace, alla convivenza fra i Popoli, al rispetto dei diritti invece che accodarsi alla becera propaganda guerrafondaia, arrivata anche nelle nostre scuole, dove si esalta il mestiere del militare e un ridicolo patriottismo a servizio delle lobby economiche. Sullo stesso tenore sono le dichiarazioni del leghista nordico siciliano Minardo che vorrebbe costruire nel nostro territorio i carri armati tedeschi Leopard, una fabbrica di morte che sarebbe nel mirino di eventuali ritorsioni e che di certo non porterebbe sviluppo o ricadute positive al nostro territorio. Senza contare il fatto che le armi prodotte o accumulate prima o poi verranno usate e come stiamo vedendo in Ucraina ad andare in guerra sono sempre i più poveri e gli sfruttati non certo i figli dei Minardo o dei Crosetto di turno.
In ultimo vorremmo citare la compagna partigiana e pacifista Lidia Menapace che in polemica con le frecce tricolori affermava “le Frecce sono “belle”: ma anche le piramidi sono bellissime, tuttavia a me quando le ho viste, è venuto subito da chiedermi quanti schiavi sono morti per costruire delle tombe a dei re” e anche a noi ci viene da chiederci quanti soldi stiamo sprecando, quanto inquinamento stiamo creando, quale cultura stiamo trasmettendo alle nuove generazioni? Quella della Pace o quella della Guerra?
Noi pensiamo che sarebbe stata molto interessante e utile una grande festa che valorizzasse le bellezze, l’unicità, la meraviglia del nostro territorio e della nostra cultura di incontro e ospitalità che il passaggio molesto delle frecce tricolori. (La nota a firma di Gianfranco Iannizzotto, PRC Scicli e Ragusa, Nicola Candido, Segretario regionale della Sicilia e Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea)