”Daremo lotta per difendere i più deboli dalle scelte della destra. Il Reddito di cittadinanza è stato sospeso con un sms l’INPS. Nessuna alternativa ad oggi per le 169 mila famiglie raggiunte dal provvedimento di sospensione. A Ragusa sono 1162 i percettori raggiunti dal provvedimento di sospensione. Anche il metodo di comunicazione lascia intendere l’idea che il Governo ha della povertà. Un sms dopo che, all’epoca i destinatari sono stati convocati dai Comuni, i centri per l’impiego e dai servizi sociali, per cercare di avere un quadro completo delle diverse realtà sociali. Infatti soprattutto i servizi sociali, hanno provato a capire i diversi aspetti delle povertà e delle esclusioni sociali.
Un lavoro di accompagnamento, anche se a macchia di leopardo, nelle diverse realtà municipali , per provare a mettere in campo una strategia complessiva e multidisciplinare in grado affrontare le diverse sfaccettature della povertà”. Parole nette ed inequivocabili queste con cui il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo, bolla la decisione del Governo Meloni di sospendere dal 1 agosto lo strumento economico a sostegno dei redditi familiari più deboli. Strumento che, pur tra contraddizioni, storture, abusi, ha comunque rappresentato uno spiraglio di fronte al dilagare di povertà vecchie e nuove. Il segretario Scifo poi prosegue affrontando anche la questione del metodo adottato “di fronte alla decisione sbagliata del Governo di sospendere il Reddito di cittadinanza la comunicazione di un evento così grave per le famiglie, invece viene affidato alla messagistica artificiale, alla freddezza e al distacco. La povertà non è una colpa come pensa il Governo e le risorse impiegate non possono essere considerate fondi sui quali fare cassa mentre altre categorie di persone ben meglio avvantaggiate ricevono trattamenti fiscali di favore come nei piani dell’esecutivo a partire dalla flat tax.
In questo momento così tragico con intere fasce di popolazione in sofferenza per il caro vita, soprattutto per l’aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità, il Governo sceglie di abbandonare al proprio destino migliaia di famiglie. Le diseguaglianze sono destinate a crescere, e ad allargare ancora di più la distanza tra il nord il sud afflitto da in tasso strutturale di disoccupazione tra i più alti in Europa e dal lavoro povero. Daremo battaglia contro questa idea della destra di difesa dei più forti contro gli interessi e i diritti dei più deboli”. Della questione della sospensione del reddito di cittadinanza, e dei suoi tragici riflessi anche nella nostra città, si occupa Peppe Calabrese nella doppia veste di segretario cittadino del Pd e di consigliere comunale, che pone una domanda cruciale “a Ragusa quali azioni per sostenere le famiglie?” chiedendo “quali azioni ha in mente l’amministrazione Cassì per sostenere le famiglie che, di colpo, non lo percepiranno più?”.
Quindi Calabrese ricorda “già da qualche giorno diversi percettori del RdC hanno ricevuto dall’INPS la comunicazione dello stop all’erogazione e, per la maggior parte, si tratta di soggetti che il Governo considera in grado di lavorare e che riceveranno un sussidio più piccolo per un anno a patto di frequentare corsi di formazione per il lavoro. Chi non ha ricevuto comunicazione, invece, continuerà a ricevere il RdC fino a fine anno. Dalle prime stime, si calcola che a ricevere la comunicazione dall’INPS siano stati circa 169mila soggetti, quindi almeno altrettante famiglie. A Ragusa i percettori sono 1200 e ancora non si ha un quadro preciso di quanti smetteranno di ricevere il sussidio e quanti, invece, continueranno a riceverlo. Certo è che in questi giorni, ovunque in Italia, la tensione è alta e si sono verificati diversi episodi di proteste eclatanti proprio nelle sedi dei municipi”. Il segretario e consigliere dem di Ragusa conclude “la scelta scellerata del Governo Meloni, con la quale non si fa altro che macelleria sociale si abbatterà inevitabilmente anche sulla nostra comunità.
Purtroppo, nella manovra di qualche giorno fa al Comune di Ragusa per l’assestamento di bilancio non abbiamo visto l’impiego di somme che possano ammortizzare l’impatto sociale di tale cambiamento. Nella nuova giunta Cassì c’è chi fa vanto di appartenere alla sinistra per storia personale e ideologie, ci aspettiamo, quindi, azioni di sinistra. Per ora, però – conclude Calabrese – temiamo che al Comune di Ragusa siano impreparati a reggere l’impatto con le conseguenze della manifesta incapacità della destra al Governo”. Della sospensione del reddito di cittadinanza si era occupata nei giorni scorsi anche Sinistra Italiana Ragusa, la cui nota abbiamo riportato integralmente. Il partito di Nicola Fratoianni, nel criticare nettamente le decisioni del Governo nazionale, aveva assicurato “Sinistra Italiana anche in provincia di Ragusa è al fianco dei cittadini contro l’abbandono, faremo tutto ciò che è possibile in sede istituzionale per ridare centralità e servizi ad ogni cittadina e cittadino, specialmente quelli più in difficoltà. E per ascoltare le istanze dei cittadini ha istituito l’Osservatorio sui Diritti Sociali che può essere contattato al numero unico 351 811.22.93.