Niente da fare. Sulle fumarole un’assunzione di responsabilità non pervenuta. E’ la coordinatrice cittadina di Italia Viva Vittoria e Scoglitti, Valentina Tagliarini, a porre la questione sul piano prettamente politico. “Il sindaco, dopo mille proclami, cosa fa?
Dove sono le armi tanto sbandierate contro il fenomeno delle fumarole? – si chiede Tagliarini che aggiunge – solo chiacchiere e intanto i nostri polmoni e le nostre vite soggiacciono all’arroganza e soprattutto ignoranza di chi ogni giorno incurante delle conseguenze appicca incendi come se niente fosse, bruciando di tutto: dagli scarti agricoli alla plastica delle serre, etc., etc., inquinando l’aria e i terreni e soprattutto compiendo tutto questo sotto gli occhi di tutti. Mi chiedo: c’è la volontà politica di arginare il fenomeno? Perché negli altri Comuni limitrofi si tentano strategie comuni e qui tutto tace? Vittoria e Scoglitti terra dei fuochi e tale evidentemente deve restare se ci sono interessi troppo grandi a cui sottostare”. Interviene in merito anche la consigliera comunale di Italia Viva Sara Siggia che suggerisce a chi di dovere di formare un tavolo tecnico operativo con tutti gli attori interessati dal fenomeno (dai produttori agricoli agli esponenti delle forze dell’ordine, i sindaci di tutti i Comuni della fascia trasformata).
“Tutto ciò – continua – per trovare una soluzione alternativa alla diossina sprigionata dagli incendi e magari risolvere una volta per tutte il problema proponendo soluzioni efficaci e alla portata di tutti”. “Inoltre – prosegue Siggia – chiederò che sia fatto un controllo e delle analisi mirate, sulla scorta di ciò che è stato l’esempio di Palermo, per constatare i livelli di diossina nell’aria. Una cosa è certa. Non si può proseguire oltre lungo questo andazzo”.