Automobilista nervoso al controllo dei Carabinieri di Vittoria: nascondeva sul sedile dell’auto “mazzette” di banconote per un totale di circa 100.000 euro. In particolare, nei giorni scorsi, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria, pattugliando Via Paolo Enrico Arias, alla periferia del centro ipparino, notavano un’autovettura percorrere la stretta strada a velocità sostenuta. Insospettiti dalla guida dell’automobilista, considerando anche il potenziale pericolo che detti comportamenti potessero cagionare per sé e per altri utenti della strada, decidevano di effettuare un controllo.
Arrestata la marcia del veicolo, i Militari identificavano il conducente in R.S., cl.85, e al lato passeggero il figlio minorenne di soli 15 anni. Durante la verifica dei documenti del veicolo e del titolo di guida, il conducente si mostrava ai militari particolarmente nervoso e insofferente al controllo, senza che vi fosse alcun motivo. Questo comportamento ha insospettito i Carabinieri che hanno ispezionato accuratamente il veicolo trovando con sorpresa, sul sedile posteriore, una busta contenente numerose “mazzette” di banconote, di vario taglio, confezionate in buste di plastica sottovuoto.
Alla richiesta dei Militari sul motivo circa la presenza di tali banconote, l’automobilista non riusciva a fornire plausibile giustificazione. Per quanto emerso, i Militari decidevano di accompagnare R.S. presso gli uffici e iniziare il conteggio delle banconote appurando che la somma detenuta dall’automobilista era di circa 100.000 euro. Pertanto, al fine di meglio comprendere la provenienza del denaro rinvenuto, i Militari estendevano i controlli presso il domicilio dell’automobilista ove trovavano una macchina conta-soldi, due macchine per il sottovuoto e numerose buste di plastica trasparenti compatibili con quelle delle “mazzette”.
I Carabinieri, preso atto della rilevante somma di denaro posseduta da R.S., unitamente a quanto emerso presso la sua abitazione, e considerato che l’interessato non riusciva a fornire alcuna credibile giustificazione sia sul motivo della detenzione che sull’origine del denaro, i militari hanno sottoposto a sequestro i 100.000 euro e deferito R.S. in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di riciclaggio. Il successivo vaglio dell’organo giudicante confermava la misura d’urgenza adottata dai Carabinieri dando impulso alle indagini per far luce sulla vicenda.