Centrato in pieno l’obiettivo di valorizzare siti e storie del territorio. Tanta gente e apprezzamento unanime a San Michele di Scicli e al Convento dei Frati Cappuccini di Modica. Gli ultimi due eventi, nella Chiesa di San Michele a Scicli e quattro giorni dopo, a Modica, nella Chiesa e convento dei Frati Cappuccini, hanno confermato l’apprezzamento e la bellezza delle Passeggiate Barocche 2023, promosse dalla Fondazione Confeserfidi, in partnership con Confeserfidi, che ha sostenuto l’eccellente l’evento culturale. Evento anche quest’anno curato e condotto dal professore e storico, Giuseppe Barone, e dal professore e critico d’arte, Paolo Nifosi. E anche in questo 2023, è stato raggiunto l’obiettivo per cui sono nate le Passeggiate Barocche: la valorizzazione del territorio e la sua promozione. Obiettivo perseguito ed ottenuto insieme ai comuni di Scicli e Modica, Fondazione Garibaldi, DM Barone e IMES Sicilia.
I professori Barone e Nifosì, hanno raccontato in modo coinvolgente e, al contempo, affascinante, la bellissima storia della Chiesa di San Michele a Scicli, fra turisti, visitatori e curiosi, letteralmente affascinati dalle parole dosate nella spiegazione. La chiesa di San Michele Arcangelo, è stata narrata dalla sua ricostruzione post terremoto del 1693, dorsale scenografica oggi del centro storico, bella al suo esterno e apprezzata al suo interno, con decorazioni che la rendono diversa da altre chiese e un pavimento in pece e pietra bianca di grande impatto. Sabato 22 agosto, l’ultimo appuntamento delle ‘passeggiate’ a Modica, nella Chiesa e convento dei Frati Cappuccini, praticamente sold out, con tantissime persone ad assistere le parole dei professori Barone e Nifosì, nel raccontare storia e bellezze di una delle testimonianze più suggestive di Modica, convento la cui nascita risale al 1570, 14 anni dopo l’arrivo dei primi frati in città, lazzaretto di cura durante la peste del 1576, parzialmente colpito dal terremoto del 1693 e anche curia provinciale sino al 1932.
Bartolo Mililli, AD Confeserfidi: “Le Passeggiate Barocche 2023, sono state uno dei momenti culturalmente più elevati nel SudEst siciliano, in questa estate. Una tradizione che si avvicina ai 30 anni e che, anno dopo anno, viene sempre più partecipata. A dimostrazione della bontà dell’idea. Noi, abbiamo ormai da tempo sposato questa iniziativa. E lo abbiamo fatto, credendo nel nostro ruolo che è anche quello, attraverso la nostra Fondazione di promuovere culturalmente il nostro territorio, svelandolo e raccontando le sue migliori ‘espressioni’. Le ‘passeggiate’ poi, hanno lo straordinario merito di far conoscere anfratti, luoghi, monumenti, scorci che spesso sfuggono ai tour classici nelle città del Val di Noto, bene UNESCO. Come successo quest’anno nei quattro luoghi di Scicli e Modica scelti per l’evento. Due straordinari narratori come i professori, Barone e Nifosi, sono la perfetta essenza di un’iniziativa che continueremo a sostenere, condividendone il percorso e l’obiettivo. Diffondere cultura, significa far crescere una Comunità. E noi come Confeserfidi, in questi obiettivi continuiamo crederci e lavoriamo per dare sostanza”.
Giuseppe Barone e Paolo Nifosi: “Traiamo le conclusioni dopo i quattro itinerari delle Passeggiate barocche estive 2023, al collegio e la chiesa dei Gesuiti a Scicli, Villa Cascino a Modica, il monastero e la chiesa di San Michele a Scicli e il convento e la chiesa dei Cappuccini a Modica. Trecento i partecipanti per ogni serata. Abbiamo parlato di storia politica, di storia sociale, di storia religiosa; abbiamo parlato di architettura, di scultura, di pittura fornendo nuove riflessioni inedite che diventano capitoli fondamentali nella storia siciliana, italiana ed europea. Individuando nuove personalità e inediti protagonisti per una storia non marginale ma unica, specifica e in relazione con altri contesti; con tratti di originalita’. Un’operazione culturale di avanguardia rispetto ad altri contesti, con un pubblico attento e desideroso di nuove acquisizioni. Le Passeggiate barocche, è un’esperienza pilota che vede protagonista la provincia iblea”.