Il decreto fiscale di queste ultime ore, portatore di potenziali sollievi, tra cui proroghe per assegnazioni, cessioni e trasformazioni agevolate di beni ai soci e la rimessione dei versamenti tardivi nelle zone travolte dalle calamità di luglio, è stato anticipato da un silenzio assordante, in particolare sulla delineazione dei Comuni coinvolti e sulle tempistiche di rimessione, che ha costretto molti professionisti ad operare in un clima di incertezza.
“Numerosi studi professionali – spiega la presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino – si sono adoperati, nonostante ogni avversità, per rispettare gli adempimenti anche per effetto della mancata proroga generalizzata al 21 agosto così come richiesta dalla nostra associazione. Sebbene accogliamo positivamente questi provvedimenti, è cruciale evidenziare come non coprano l’intero panorama dei contribuenti, costringendo i loro professionisti ad operare nell’ombra dell’incertezza”. Riguardo la proroga degli adempimenti per la comunicazione sui beni soci (richiesta al 30 novembre), Paolino aggiunge: “Il provvedimento è ben accetto, ma il suo impatto è limitato.
Se avesse avuto una portata più ampia, avrebbe offerto un reale beneficio ai contribuenti e ai loro commercialisti che si sono adoperati instancabilmente durante l’intera estate per controbilanciare le inefficienze legislative. Ecco perché evidenziamo che la nostra delusione non può essere taciuta: infatti, l’approccio del Mef appare distante dalle esigenze concrete del sistema produttivo. Soluzioni segmentate e tardive non fanno che amplificare le complessità del contesto fiscale. Nel quadro tempestoso del nostro panorama fiscale, insomma, le misure annunciate dal Mef appaiono come un faro dalla luce incerta. Il sistema economico necessita di segnali chiari e decisi e il momento di agire è ora”.