Presentato lunedì scorso, ai residenti di via Mercè e del quartiere della Madonna delle Grazie di Modica, il video che mostra quelli che saranno il sagrato e la strada attigua la chiesa, dopo l’intervento di abbellimento e di rifunzionalizzazione dell’intera area. Un progetto che si inserisce nella proposta turistica della Città, che punta a migliorare e qualificare le testimonianze del passato, come, appunto, il sagrato e la chiesa della Patrona di Modica. I residenti -che hanno visto per la prima volta come sarà il posto dove vivono, una volta terminati i lavori- hanno fatto le loro proposte, con domande sulle eventuali conseguenze dei lavori.
“Ho dichiarato sin dall’insediamento, – afferma il sindaco di Modica, Maria Monisteri -che ascolto e confronto sono le cifre caratterizzanti del mio mandato. Le decisioni condivise con i Modicani, sono le migliori e per questo, con piacere, assieme agli assessori Tino Antoci e Samuele Cannizzaro, ho accettato l’invito del consigliere comunale del gruppo della Democrazia Cristiana, Massimo Caruso, di incontrare i residenti del quartiere della Madonna delle Grazie e vedere insieme a loro, la rappresentazione video di come diventeranno il sagrato e l’area circostante la chiesa. E’ stato importante ascoltare le domande e i dubbi dei residenti. L’assessore, Antonio Drago, ha dettagliato il progetto, mostrato il processo di abbellimento del quartiere, entrando nei dettagli e fugando le perplessità emerse. In ogni caso, c’è sempre spazio per la proposta e abbiamo chiesto ulteriori pareri tecnici per verificare se ci sono le condizioni per assecondare alcune delle richieste”.
“Come amministrazione, afferma l’assessore ai lavori pubblici e Infrastrutture, Antonio Drago – abbiamo idea di una progettazione per Modica pensata e realizzata con i Modicani. Una ‘città assieme’ che non è un claim ma una reale scelta. E’ stato importante parlare ed ascoltare i residenti e per questo ringrazio il consigliere comunale, Massimo Caruso, che s’è fatto promotore di un incontro utile e proficuo. Un momento di condivisione che mi ha anche permesso di presentare i Giardini della Pioggia, elementi caratterizzanti della riqualificazione dell’area. Sono fatti da essenze arboree che, naturalmente, trattengono l’acqua delle piogge, tutelando dal rischio idrogeologico ed evitandone lo sversamento. Il nostro, non è solo un intervento di riqualificazione urbana a puro scopo di abbellimento; il progetto, poggia sull’habitat naturale dell’area, per dare giusto rilievo all’essenza piena della zona prima degli insediamenti strutturali che la caratterizzano”.