E’ una lanciatissima Rossana Caruso, consigliera comunale della lista Partecipiamo Ragusa Futura, nonché vice presidente del civico consesso di Ragusa, a vivacizzare in questa prima metà settimana la scena politica cittadina, rendendosi protagonista di tre iniziative. Della prima abbiamo già riferito sul nostro giornale: lunedì pomeriggio, 16 ottobre, nel corso della riunione del consiglio comunale chiamato a ratificare la scelta dei consiglieri comunali individuati come componenti dell’Osservatorio per la tassa di soggiorno, due per la maggioranza e due per l’opposizione, Caruso insieme al consigliere Federico Bennardo si sono astenuti, dando quindi un netto ed inequivocabile segnale di non condividere le scelte della maggioranza (e forse anche del sindaco Cassì?).
Ma già il giorno successivo, martedì 17 ottobre, la vice presidente del consiglio comunale (è così che ci tiene a firmare le proprie note stampa) ha scritto al Comune di Modica una lettera per protestare contro il trattamento che l’amministrazione della Città della Contea avrebbe riservato per la refezione agli studenti definiti ‘transfrontalieri’, ovvero studenti ragusani che frequentano scuole a Modica. Nella lettera, inviata al sindaco di Modica, Maria Monisteri, all’assessore alle Politiche educative e sociali dello stesso Comune, Chiara Facello, e al responsabile del Settore I, Rossana Caruso spiega “il Comune di Modica ha fissato un onere, a carico delle famiglie degli alunni cosiddetti frontalieri, per il servizio di refezione scolastica nella fascia Isee più alta rispetto a quelle stabilite per gli alunni modicani, senza tenere conto delle fasce più basse per le famiglie meno abbienti ed economicamente più fragili, anche se residenti fuori dal territorio cittadino”.
In pratica nella missiva, ci si riferisce “agli studenti della scuola dell’obbligo che, seppur residenti nelle frazioni limitrofe del territorio di Ragusa, frequentano le scuole del territorio di Modica e pertanto fruiscono del servizio di refezione scolastica disposto dalla locale Amministrazione comunale” Detto ciò la consigliera ragusana sottolinea “da qui la proposta di attivare un coordinamento del servizio di refezione scolastica anche per gli studenti frontalieri garantendo i medesimi servizi con applicazione delle corrispondenti tariffe, per fasce Isee, applicate agli studenti residenti nel Comune di Modica, approvate con delibera di Giunta comunale n. 93 del 28 settembre 2023. Il coordinamento dovrà garantire, inoltre, anche agli studenti residenti nel territorio di Modica che frequentano scuole dell’obbligo del territorio di Ragusa, i medesimi servizi e le corrispondenti tariffe approvate dal Comune di Ragusa”.
Ma, come dice il vecchio adagio, non c’è due senza tre, e Caruso, mercoledì 18 ottobre esce nuovamente con un’altra nota stampa, sempre firmata come vicepresidente del consiglio comunale, con la quale dichiara di voler sostenere la raccolta di firme per chiedere al commissario straordinario dell’Asp 7 l’apertura di un servizio bar e ristoro presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. E spiega ” mi sono unita all’iniziativa promossa dal collega consigliere Federico Bennardo perché la ritengo meritevole di attenzione. E assieme, dunque, ci stiamo dando da fare per rendere ancora più corposa questa petizione che può contare al momento su circa 750 firme. Il manager ha già espresso la propria disponibilità, ma ritengo che l’aspetto più interessante sia il numero di persone che continua ad aderire, testimoniando come si tratti di un servizio la cui assenza si nota moltissimo”. La raccolta delle firme proseguirà anche nei prossimi giorni. Poi, ci sarà la consegna dei fogli al commissario straordinario.
“Fornire il presidio ospedaliero di un servizio bar/ristoro è una ovvia necessità per i dipendenti, circa 800, pazienti e caregivers ad oggi costretti a mezzi di fortuna – dice dal canto suo il consigliere Bennardo – Sono contento che la vicepresidente del Consiglio comunale Rossana Caruso abbia voluto spendersi in prima persona per questa istanza venendo a firmare la nostra raccolta firme, sintomo di vicinanza alla questione, battaglia che ha fatto sin dall’inizio sua. Auspico che anche altri seguano la sua iniziativa. Ringrazio, inoltre, i ragazzi che si occupano del servizio civile perché stanno facendo veicolare i fogli della raccolta firme”. Insomma se Bennardo chiama Caruso risponde. E a noi cronisti non rimane che porre domande. Una in particolare, ovvero se Bennardo e Caruso abbiano un progetto politico ad ampio respiro che possa mirare a far uscire allo scoperto ed attrarre nella loro orbita eventuali altri giovani consiglieri che, a detta di commentatori politici autorevoli (e magari anche maligni) scalpiterebbero, insofferenti ai diktat della loro stessa maggioranza e del primo cittadino. Staremo a vedere. (daniele distefano)