Beato chi, in questa storia del passaggio della gestione delle acque pubbliche dai Comuni dell’ex provincia iblea alla Società Iblea Acque, ci ha capito qualcosa. A causa anche di una totalmente assente comunicazione da parte della Società che ha assunto la gestione del patrimonio idrico dell’intero territorio ibleo. Qualcosa era venuta fuori grazie ad interrogazioni e interventi in aula consiliare del consigliere Gaetano Mauro di GenerAzione, che aveva focalizzato la sua attenzione su concorsi per funzionari (4 posti con solo 9 concorrenti e due vincitori già pronti a diventare dirigenti), ma per il resto il nulla.
Fino a questa settimana quando si è assistito ad una improvvisa fiammata di interesse e di interventi pubblici che però, per la carenza di informazioni corrette ed esaustive precedenti, poco lasciano capire del dibattito in corso sulla gestione di un bene pubblico di primaria importanza. Speriamo che qualche informazione maggiore possa venire da una conferenza stampa convocata per sabato mattina alle 10,30 presso la saletta del bar Prima Classe di Ragusa. A convocarla otto consiglieri comunali di vari Comuni iblei (Paolo Monaca e Serafino Arena di Ispica, Marianna Buscema di Scicli, Giuseppe Sulsenti di Pozzallo, Salvo Liuzzo di Comiso, Piero Mandarà di Santa Croce, Bianca Mascolino e Sara Siggia di Vittoria). Assenti del tutto rappresentanti ragusani, i promotori sono consiglieri di varia estrazione politica che però nelle città di appartenenza sono tutti all’opposizione. Gli otto sono stati autori di una segnalazione congiunta all’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la quale “chiedono di rendere più trasparenti i benefici per gli utenti e reclamano di conoscere se la procedura espletata dall’Ati di Ragusa per la gestione dell’acqua pubblica abbia favorito obiettivi di efficienza, di economicità e di qualità del servizio e non presenti concrete difficoltà per noi concittadini-contribuenti e per i nostri Comuni soci-finanziatori. Ecco perché interpelliamo direttamente l’Anac”.
Nel frattempo dal Comune di Ragusa, dal suo ufficio stampa, e peraltro con la numerazione cronologica delle note ufficiali di Palazzo dell’Aquila, la numero 486, è pervenuto ieri una criptica “Nota di Iblea Acque” che riteniamo incomprensibile anche per la mancanza di una firma.
La proponiamo integralmente NOTA DI IBLEA ACQUE “Il Comitato sul controllo analogo, sulle questioni prospettate in merito alla attività di gestione dell’amministratore unico, preso atto dei chiarimenti dallo stesso forniti e delle valutazioni che, in merito agli stessi, sono state elaborate dal gruppo tecnico di lavoro costituito, per mandato di questo Comitato, da dirigenti e funzionari del Comune di Ragusa, ritiene, dopo approfondito dibattito, di dover invitare l’amministratore unico ad avviare senza indugio l’iter procedimentale per l’assunzione a tempo determinato delle figure apicali e di alta specializzazione, dando la più ampia evidenza ai relativi bandi pubblici, anche attraverso la pubblicazione degli avvisi nei siti istituzionali dei singoli comuni soci, nel rispetto delle disposizioni normative di settore per le società in house providing a partecipazione interamente pubblica.
Ritiene altresì, nelle more dell’espletamento delle predette procedure, e fino al completamento delle stesse, che il personale già assunto con incarico a contratto prosegua nello svolgimento delle funzioni ad esso assegnate, al fine di evitare l’interruzione di un servizio essenziale per la comunità d’ambito di riferimento. Sollecita infine l’ATI idrico a predisporre celermente il regolamento di funzionamento del comitato sul controllo analogo”. Chiarissimo, vero ? E per chiudere in bellezza questo casotto riferiamo che proprio all’inizio di questa settimana, abbiamo appreso che è nato il comitato civico spontaneo che ha deciso di denominarsi “Acqua Bene Comune” così composto: per la Città di Vittoria, i consiglieri comunali Valeria Zorzi, Monia Cannata, Pippo Scuderi, Alfredo Vinciguerra, Nello Dieli e Ketty Gravina; per la Città di Ragusa, i consiglieri comunali Gaetano Mauro, Giuseppe Poidomani, Peppe Calabrese, Rocco Bitetti, Mario Chiavola, Angelo La Porta e Sergio Firrincieli; per la Città di Comiso, il consigliere comunali Gaetano Gaglio, Erica Adamo e Cristina Betta; per la Città di Modica l’Avv. Salvatore Poidomani;
per la Città di Santa Croce Camerina i consiglieri comunali Piero Mandarà e Gaetano Riva, Comitato locale per l’acqua pubblica Kamarinese rappresentato da Manlio La Ciura, Antonio Cappello e Orazio Guccione; il Movimento Rivoluzione Civica rappresentate da Filippo Frasca. Il comitato dopo aver parlato di disservizi e criticità amerse nella gestione amministrativa della Società Iblea Acque si propone “di chiedere un incontro formale all’ Amministratore Unico di Iblea Acque e a tutti i Sindaci iblei, in qualità di soci della stessa, al fine di avviare un confronto sulle problematiche riscontrate, in questi mesi, nella gestione del servizio idrico su tutto il territorio provinciale”. (daniele distefano)