L’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania è stata premiata al “Forum Sistema Salute” di Firenze per il progetto di “Telemonitoraggio remoto dei pazienti affetti da scompenso cardiaco”: alla manifestazione nazionale, svoltasi nei giorni scorsi, la proposta presentata dal team dell’Ambulatorio Scompenso Cardiaco si è classificata seconda tra “I migliori progetti di sanità territoriale – Dm77”. Un riconoscimento prestigioso per la Cardiologia del Cannizzaro, diretta dal dott. Francesco Amico, considerato che erano 64 le candidature provenienti da tutta Italia e che tra le finaliste concorrevano l’Azienda regionale della Toscana e l’Asl di Ferrara, cui è andato il primo premio. Già l’anno scorso l’esperienza di monitoraggio da remoto dell’Ambulatorio Scompenso Cardiaco si era aggiudicata il primo premio regionale “Best In Sanitas” nella categoria Telemedicina: i pazienti possono infatti essere seguiti a distanza attraverso un telemonitoraggio con kit di elettromedicali, un telemonitoraggio da remoto con software dedicato o tramite una app facilmente scaricabile su smartphone e certificata come presidio medico. E sono gratificanti i risultati conseguiti dal team dell’Ambulatorio, coordinato dalla dott.ssa Maria Catalano (dirigente medico cardiologa), e composto dalle dott.sse Mariella Russo (infermiera), Laura Salemi e Marinella Paratore (sonographers).
«È particolarmente significativo che il progetto di un’Azienda Ospedaliera quale la nostra – afferma il dott. Salvatore Giuffrida, commissario straordinario – si distingua tra quelli che hanno dato i contributi più significativi al miglioramento della sanità territoriale. È la dimostrazione che la telemedicina, quando presenti caratteri di innovatività, efficacia delle soluzioni implementate e sostenibilità nel lungo termine, rappresenta una chiave formidabile di integrazione ospedale-territorio. Ed è questo uno dei meriti dell’attività dell’Ambulatorio Scompenso Cardiaco dell’Ospedale Cannizzaro». «In ambito cardiologico la telemedicina è una risorsa fondamentale – sottolinea il dott. Amico – che viene incontro ai pazienti affetti da scompenso cardiaco, patologia cronica che impatta in Italia su centinaia di migliaia di pazienti, soprattutto anziani, affetti da comorbidità. Come ha dimostrato il nostro progetto, il controllo da remoto di pazienti con patologie croniche è in grado di alleggerire gli accessi inappropriati al PS e soprattutto di offrire un’assistenza domiciliare adeguata».
«Il progetto di telemonitoraggio, sostenuto sin dall’inizio dal commissario straordinario dott. Salvatore Giuffrida e dal direttore della Cardiologia dott. Francesco Amico, ha dato vita nel nostro Ambulatorio Scompenso Cardiaco – commenta la dott.ssa Catalano – a un “modello ibrido” di cura dei circa 870 pazienti, in un’ottica di integrazione ospedale-territorio. L’importante riconoscimento gratifica tutto il team per il lavoro svolto, attento alla gestione e allo sviluppo nell’uso delle nuove biotecnologie, della telemedicina e dell’intelligenza artificiale, che vede sempre meno visite in presenza dei pazienti e più monitoraggio h24 a distanza, nel solco delle indicazioni dell’OMS. I risultati dimostrano una considerevole riduzione degli accessi in PS e di ricoveri per scompenso cardiaco, quindi una considerevole ottimizzazione della spesa sanitaria. Risulta migliorata l’aderenza terapeutica del paziente, la sua qualità e durata di vita: traguardi medici prefissati e raggiunti di cui siamo soddisfatti».