Quasi sempre la nostra Sicilia viene associata all’estate, al solleone, al mare e alle spiagge. Certo è così, inutile negarlo. Ma molti di noi si rendono conto benissimo che, passato il gran caldo, finito il periodo dei bagni a mare, mentre il sole diminuisce il proprio ardore beneficiandoci di temperature ancora piacevolissime ma senza eccessi, ecco, è a questo punto dell’anno, che siamo pronti a goderci le meraviglie dell’autunno siciliano, che poche non sono e che trovano la loro apoteosi proprio in questi giorni in cui ogni siciliano che si rispetti, con gioia velata di malinconia, festeggia i “murticieddi”. Tutto questo ci sembra di trovare perfettamente descritto in un poetico scritto di Gianni ArrabIto che riportiamo di seguito. “Nella Sicilia che io amo, l’autunno ci regala frutti, colori e sapori .Varietà che vanno dalle castagne dell’Etna al mango di Fiumefreddo, all’avocado di Sant’Alfio, ai fichi d’india dei monti Sicani o Vizzini, ai mapo di Giarre, le prugne nere di Monreale, i miei limoni di Cava d’Aliga, le mele di Randazzo, i mandarini della Piana di Catania, le pere piccole di Bronte, i caki i kiwi e i pompelmi di Santa Tecla -Acireale, i melograni di Militello Val di Catania, l’uva di Mazzarrone, l’annona di Piedimonte Etneo, le pesche di Leonforte e i peperoncini di Zafferana.
Non è facile rinunciare a vivere su “questa isola” straordinaria, un paradiso che ci dona dal sole, al mare cristallino di mille tonalità, la campagna, i parchi, e le bellezze naturali sparse sull’intera isola, isole minori comprese, ai siti archeologici, le bellezze artistiche, dov’è nata la lingua italiana a Lentini . Una storia millenaria ricca di cultura e dominazioni che hanno arricchito le nostre tradizioni alimentari gastronomiche e che ci regala nettari sublimi di agrumi, vini, miele e per non dire l’ olio e le sue varie cultivar e poi lei, la unica e straordinaria Regina,”Idda a muntagna” l ‘Etna che ci sovrasta come una vedetta proteggendoci e intimorendoci nello stesso tempo …ma veramente ci rendiamo conto dove viviamo ….o no ?? Purtroppo non capisco perché ognuno di noi non fa la sua parte ed inizi a non buttare immondizia e spazzatura per terra per le strade, a raccogliere le feci per strada dei nuovi figli del terzo millennio gli animali. Basterebbe pensare che ogni volta che facciamo questo scempio, è come se lo facessimo nel nostro giardino…proprio così nella propria Villa…che si chiama SICILIA”.