Evidentemente l’iniziativa dei due consiglieri di maggioranza del Comune di Ragusa, Rossana Caruso e Federico Bennardo, di sostenere la raccolta di firme per sollecitare l’apertura di un punto ristoro all’ospedale Giovanni Paolo II e di interloquire direttamente con il manager dell’Asp, ha probabilmente punto sul vivo i loro colleghi consiglieri del PD, che si sono sentiti spinti ad intervenire. Infatti Peppe Calabrese e Mario Chiavola hanno diffuso una nota stampa per dire che sì la raccolta di firme per il punto ristoro va bene ma che ben altre sono le cose che non vanno per il grande plesso ospedaliero ragusano, a cominciare dal mancato completamento della imponente struttura. Questa la nota di Calabrese e Chiavola “Certo il punto ristoro all’interno dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa è un servizio utile per diverse utenze della struttura, ma non sarebbe meglio occuparsi, invece, del completamento del nosocomio? Vogliamo ricordare che la posa della prima pietra del GP II è stata a novembre del 2005, l’inaugurazione a fine ottobre del 2018. Perfino l’ex presidente della Regione Musumeci provò vergogna nel tagliare il nastro inaugurale dopo 13 anni di lavori, parlando di “tempi inconcepibili” per una struttura di tale importanza.
Tutto ciò tra intoppi burocratici, indagini, comitati di protesta e finanziamenti recuperati (come gli ultimi 8milioni messi dal Governo Crocetta), ma c’è un dato che rischia di cadere nel dimenticatoio: l’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa è incompleto!”. Poi Calabrese e Chiavola proseguono “ci fa piacere che alcuni consiglieri comunali di maggioranza, anche se vicini a Cuffaro, si diano da fare per la riapertura del punto ristoro, ma davvero si può pensare che possa essere una questione da portare avanti come una battaglia politica di peso? In questo momento la Sanità pubblica siciliana è sempre più a rischio, ci sono gravi carenze di organico, i pronto soccorso sono allo stremo, a Ragusa oltre a queste criticità c’è un ospedale nuovo, ma “monco”, e il primo cittadino e l’assessore alla Sanità fanno finta di niente. D’altra parte Cassì ha abituato i suoi elettori ad essere campioni di ottimismo, pure nel disastro”. “C’è un’altra battaglia politica da fare – concludono Calabrese e Chiavola – e riguarda il completamento dell’Ospedale. Su questo il Partito Democratico di Ragusa tornerà a lavorare chiedendo anche il sostegno del comitato per l’apertura della struttura che, negli anni scorsi, ha lottato per veder realizzata questa prima parte dell’opera”.
Intanto nei giorni scorsi gli stessi due esponenti consiliari dem avevano presentato un atto di indirizzo relativo alla questione del piano di dettaglio di Marina di Ragusa. Avevano spiegato che tale strumento urbanistico, previsto dalla legge regionale 13/2015 (voluta dallo stesso PD) consente di effettuare diversi interventi edilizi in assenza del Piano Particolareggiato. Ma la sua assenza a Marina di Ragusa rende impossibile eseguire operazioni di manutenzione straordinaria, demolizioni e ricostruzioni, accorpamenti di più unità edilizie. Interventi che, invece, sono possibili nel centro storico di Ragusa dove lo studio di dettaglio esiste”. “Per questa ragione – dicono ancora i due – abbiamo presentato un’interrogazione all’Amministrazione Cassì e una mozione al Consiglio comunale. Intendiamo vederci chiaro e comprendere come mai il Comune non intendere adempiere a una disposizione di legge, colmando un ritardo ormai enorme. L’assenza dello studio di dettaglio per Marina di Ragusa penalizza il comparto edilizio e ingessa il quartiere dove è possibile effettuare solo manutenzione ordinaria e restauri conservativi. Cioè quasi nulla”.
Poi Peppe Calabrese e Mario Chiavola concludono “la città in cinque anni di amministrazione Cassì, si ritrova senza PRG, senza PPE del centro storico e quindi urbanisticamente senza strategie di sviluppo. Così chiediamo al Consiglio comunale di impegnare l’amministrazione a porre rimedio mettendo Marina di Ragusa alla pari con il centro storico e, inoltre – concludono Chiavola e Calabrese – di accelerare al massimo sull’approvazione del PRG e del PPE del centro storico”. Da parte suo l’intero partito democratico nelle sue articolazioni politiche (federazione provinciale e segreteria cittadina ragusana) ha organizzato un convegno sulla istituzione del Servizio di Psicologia delle cure primarie in Sicilia, che si terrà giovedì 9 novembre presso il Centro Studi Feliciano Rossitto. Il Pd ragusano ricorda “.
Si tratta di un servizio che viene istituito grazie all’approvazione all’ARS, lo scorso 17 ottobre, di una legge regionale che mette a disposizione dei cittadini la figura dello psicologo di base per affrontare tutta una serie di fragilità cui si è esposti e di cui si soffre, purtroppo sempre più presenti nella nostra società”. All’incontro, oltre al segretario provinciale del PD, Lino Giaquinta, e al segretario cittadino Peppe Calabrese, parteciperanno con i propri interventi la psicologa Marianna Cuciti, i parlamentari regionali del PD Giovanni Burtone e Nello Dipasquale – firmatari di uno dei ddl da cui si è partiti per arrivare alla versione definitiva della legge – il vice presidente della Commissione Salute dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. Calogero Leanza. Modererà l’incontro lo psicologo Vito D’Amanti, già responsabile del servizio di Psicologia dell’ASP di Ragusa. (da.di.)