Il Consorzio del Cioccolato di Modica IGP a sostegno del Comitato per il Gianduiotto di Torino IGP. Nel corso del convegno a CASACIOCCOLATO’ sul tema “Cioccolato, salute, benessere, felicità”, unanime il sostegno dei relatori all’appello lanciato da Antonio Borra, segretario del Comitato per il Gianduiotto IGP, in difesa della richiesta di riconoscimento della Indicazione Geografica Protetta, per il prodotto simbolo della città e dell’intera regione, ma in atto oggetto di un ricorso alla Regione da parte della Lindt , società svizzera che ha rilevato la Caffarel anni addietro, e che tende a bloccare l’iter del riconoscimento. Il Convegno coordinato da Marco Fedele (Direttore creativo e Comunicazione CioccolaTò), si è aperto con l’intervento di Paolo Chiavarino ( Assessore al Commercio del Comune di Torino), che ha sottolineato come l’evento Cioccolatò rappresenti per la città e i produttori un momento straordinario di promozione anche turistica dimostrato dalla presenza di centinaia di migliaia di persone che hanno invaso Piazza San Carlo e la Via Roma. Cui ha fatto seguito il video messaggio del Sindaco di Modica Maria Monisteri che ha invitato Torino a Modica in occasione di Chocomodica 2023 dal 7 al 10 dicembre prossimi.
Molti i relatori intervenuti per parlare del cioccolato a 360°. Si è iniziato con Nino Scivoletto (Presidente di The Chocolate Way e Direttore Generale del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica Igp), che ha raccontato l’impegno profuso dal Consorzio in 12 anni per raggiungere la certificazione IGP e i benefici che ha portato al territorio. Il cioccolato di Modica è l’unico con soli due ingredienti (pasta amara di cacao e zucchero) ed è giusto che questa particolarità venga tutelata e valorizzata, anche tramite eventi, come Chocomodica in programma per l’inizio di dicembre 2023. Scivoletto nella sua qualità di Presidente della Associazione The Chocolate Way ha presentato il video realizzato per supportare nel luglio 2024 la candidatura della Via del Cioccolato quale Itinerario Culturale Europeo.
Paolo Vittone (Responsabile Progettualità Agroalimentare del Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino), e componente del Comitato Direttivo de LA VIA DEL CIOCCOLATO, ha sottolineato l’importanza della promozione di territorio e produzioni, citando l’esempio dei Maestri del Gusto non solo promotori del buon cibo ma anche di una filiera etica, presenti a Cioccolatò grazie a un progetto camerale attuato da The Chocolate way. Di ruolo delle Camere di Commercio nel sostegno delle imprese del settore dolciario e del cioccolato in particolare, ha parlato Patrizia Dalmasso Vittone (Responsabile Progettualità Agroalimentare del Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Cuneo), anch’essa consigliere di TCW, in rapporto al progetto sostenuto dall’Ente Camerale cui hanno aderito le imprese associate a “Gli amici del cioccolato”; nella sua qualità di Presidente della Camera di Commercio Italiana a Nizza, ha sottolineato l’impegno di TCW a coinvolgere altri Paesi Europei in atto otto, dopo il recente ingresso di Malta.
Lo storico Massimo De Giuseppe (Professore di Storia Contemporanea dello IULM e curatore della mostra Ka’Kao) mette in fila la storia del cioccolato, dai primi resti rinvenuti nell’amazzonia ecuadoriana ai tempi delle popolazioni precolombiane fino alle coltivazioni odierne, che tutelano anche il territorio poiché interrompono le piantagioni intensive di palma e caffè. Antonio Borra (Segretario del Comitato Giandujotto di Torino IGP) si fa megafono delle istanze del comitato Giandujotto di Torino Igp. È dal 2018 che è in corso la domanda di certificazione, forte di una produzione che circa 200 milioni di euro all’anno e caratterizza fortemente un territorio, ma che incontra le contestazioni della svizzera Lindt. Nome, quantitativo di nocciole e assenza del latte nella ricetta sono i punti contestati dall’azienda, che ostacola fermamente l’ottenimento della certificazione. Il ricorso della Lindt entra a gamba tesa , ponendo due questioni non condivisibili: la legittimazione del latte in polvere quale ingrediente del Giandujotto, che storicamente contiene solo tre ingredienti : nocciola del Piemonte Igp, massa di cacao e zucchero; l’abbassamento della percentuale di nocciola dal previsto 30% al 26 %.
Il sostegno alla causa arriva anche dal chimico Ernesto Carrega (professore dell’Università Cattolica di Piacenza in Tecnologia dei prodotti alimentari), che motiva i cambiamenti della produzione e della ricetta del celebre cioccolatino, dovuti a un adattamento ai gusti del consumatore e alle necessità di lavorazione industriale. Non per questo, naturalmente, si deve accantonare la tradizione e la produzione artigianale.
Salute, benessere e anche felicità, questo l’interrogativo posto dal convegno cui ha risposto Giorgio Calabrese ( Consulente Scientifico del Ministero della Salute, Presidente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare , nutrizionista e ricercatore medico) , ha spiegato i benefici che il prodotto apporterebbe alla salute dell’uomo se venisse introdotto nella dieta quotidiana (un parallelo può essere quello del consumo di frutta secca, oggi più diffuso che in passato per le sue incontestabili qualità). Gli effetti sarebbero antiossidanti, cardio-vascolari, potenziamento degli anticorpi e una barriera all’insorgenza dei tumori. Eleonora Galli ( Ricercatrice Sviluppo di prodotti innovatici su cacao e cioccolato), ha posto l’accento sulla innovazione nel mondo della produzione del cioccolato con l’inserimento di probiotici e altre sostanze antiossidanti , in un prodotto, come il cioccolato, che di suo ne contiene una rilevante quantità. Il cioccolato non solo come un dolce, uno sfizio, ma aumentando e potenziando attraverso probiotici alcuni componenti del cioccolato, potrà diventare un alimento vero e proprio.
Angelo Musolino presidente di Conpait ha posto l’accento sulla necessità della formazione nella professione pasticciera e cioccolatiera , richiamando gli Istituti Professionali Alberghieri a svolgere un ruolo di formazione specifica sulle produzioni di eccellenza del Paese.
Silvia Carrera, Corporate & Communication Director di Torino 2025- “ Parlando di cibo e sport, trovandoci in questa splendida cornice provo a rispondere al quesito se il cioccolato è amico di chi fa sport. Il cioccolato fondente può essere un’ottima fonte di energia e di nutrienti per chi pratica sport, ma consumandolo con moderazione e inserendolo in una dieta sana ed equilibrata. Soltanto così può diventare un alleato per chi vuole mantenersi in forma e godere dei suoi benefici». Presentato il video promozionale delle Universiadi di Torino 2025 e insignito il Direttore del Consorzio del Cioccolato di Modica IGP Nino Scivoletto della spilla di Ambassador Torino 2025 FISU GAMES.
A tutti i relatori in dono una barretta di cioccolato di Modica IGP, impreziosita dalla medaglia commemorativa del settimo centenario della Contea di Modica , un folder contenente il francobollo emesso per celebrare la certificazione IGP del Cioccolato di Modica, una selezione di cioccolato offerto dalla azienda Nacrè presente con Daniele Giurdanella e Fausto Ercolani, e per finire una degustazione di cioccolato di Modica IGP, preparato in diretta dal Cioccolatiere di Sfizi Golosi Federico Di Rosa, ovviamente in abbinamento con il Gianduiotto di Torino che tutti vogliono diventi presto IGP.