Tre punti fondamentali per il Ragusa contro il San Luca. Due reti, la prima di Garufi, con una decisiva deviazione della barriera, e la seconda di Romano, con un delizioso pallonetto a scavalcare il portiere avversario dopo l’assist di Tuccio, consegnano al Ragusa tre punti di rilevante importanza sul campo di Locri dove si è giocata la sfida contro il San Luca. Un primo tempo così così per gli azzurri che, durante i primi dieci minuti, hanno avuto un buon approccio al match, salvo poi un appannamento che ha consentito il ritorno di fiamma nella ripresa. Di piglio sicuramente diverso la ripresa per gli azzurri che sono stati più padroni del campo e che, quando sembrava che il match si potesse chiudere con la divisione della posta in palio, sono stati capaci di due fiammate che consentono alla squadra di compiere un altro importante passo in avanti in classifica consentendo alla stessa di venire fuori dalla zona pericolosa in cui invece rimane relegato il San Luca.
“I calabri l’hanno messa un poco sull’animosità – sottolinea il mister delle aquile azzurre, Giovanni Ignoffo – ma i nostri ragazzi sono da elogiare perché non si sono tirati indietro e, anzi, hanno dimostrato di potere contrastare in tutto per tutto gli avversari sebbene nella parte finale del primo tempo abbiamo corso qualche rischio di troppo che Freddi è stato bravo a neutralizzare. Nella ripresa abbiamo gestito meglio il gioco e siamo stati più determinati a finalizzare le occasioni che ci sono capitate tra i piedi. Sono contento perché, sul piano dell’attenzione, i nostri hanno dato vita a una prestazione di livello. Anche sotto l’aspetto della cattiveria agonistica non mi sono dispiaciuti e, come ho detto, sono riusciti a contrastare bene colpo su colpo quella che era la preponderanza fisica degli avversari.
Se il turno di pausa ha condizionato il nostro rendimento? Direi di no perché fondamentalmente i ragazzi si sono sempre allenati bene e questo non mi preoccupa più di tanto. E non a caso anche la parte conclusiva del secondo tempo l’abbiamo finita in crescendo. I ragazzi stanno bene, lavorano e giustamente raccolgono poi i frutti dei progressi compiuti anche sotto l’aspetto fisico. Continua, insomma, il nostro percorso di crescita”.