Al consigliere comunale di Ispica Paolo Monaca, riferimento del movimento politico di Cateno De Luca, va senz’altro riconosciuto che se oggi esiste in provincia di Ragusa un movimento anche di consiglieri comunali dei vari Comuni che pongono domande sulla vicenda ancora fumosa del passaggio dell’intero sistema idrico provinciale alla Società Iblea Acque, va riconosciuto che è in gran parte merito suo. Abbiamo più volte ripercorso le tappe dell’intera vicenda ma ora vogliamo dare atto che non si è trattato soltanto di critiche e perplessità verbali o contenute in documenti pubblici, ma che a questi sono seguito fatti concreti. Infatti da lunedì prossimo, ad Ispica, sarà operativo uno sportello a tutela degli utenti che hanno ricevuto bollette anomale da Iblea Acque SpA. Leggiamo quanto ha comunicato Paolo Monaca “non mi sono mai fidato di chi amministra in modo superficiale e vessatorio per conto dei cittadini. E per questo ci siamo dati da fare per assistere gratuitamente chi intende contestare l’errata fattura all’attuale gestore Iblea Acque predisponendo anche l’inoltro del reclamo.
Voglio ringraziare la responsabile del Patronato-Caf-Servizi al cittadino Inapi – aggiunge Monaca – per aver messo a disposizione uno spazio all’interno della locale sede di Ispica. Dal 13 novembre chiunque potrà recarsi presso la struttura di via Francesco Crispi 14, dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19, portando con sé copia della fattura dell’acqua ricevuta e copia dei propri documenti di riconoscimento. Questo il primo step, dopodiché ne seguiranno altri perché questa volta, nel dubbio, preferiamo tutelare i nostri diritti lesi nei modi consentiti dalla legge. C’è chi continua a bleffare sperando che nessuno si accorga di come sono gestite le cose. Non questa volta, però, perché i cittadini hanno il sacrosanto diritto di ricevere un servizio pubblico equo, efficiente e trasparente. E’ ridicolo anche il tentativo di qualche spiegazione con annessa marcia indietro. Alcune situazioni sono già cristallizzate negli atti e nei fatti.
Dopo un periodo di approfondimento e di confronto con Arera – aggiunge – abbiamo tutti gli elementi per dimostrare diverse violazioni in materia di qualità contrattuale e di misura del servizio idrico integrato, nonché violazioni dei diritti di utenti e consumatori. Per quanto mi riguarda, cercherò di dedicare e di essere presente qualche ora la settimana presso la sede Inapi Ispica di via Francesco Crispi 14”. E Monaca poi chiarisce: “Siamo in attesa di conoscere la data del prossimo Consiglio comunale che abbiamo richiesto di convocare per approfondire e fare chiarezza su tutta questa surreale vicenda e sulla società in house Iblea Acque Spa che di pubblico, a quanto sembra, ha solo il capitale sociale e non anche doveri nei confronti di utenti e consumatori”. (da.di.)