Comincia il conto alla rovescia per presentare la domanda del bonus colonnine elettriche domestiche. Il bonus è un contributo per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (come ad esempio colonnine o wall box). La misura, diretta a persone fisiche residenti in Italia e condomìni, è finanziata con risorse pubbliche pari a 40 milioni di euro, a valere per l’anno corrente. Analizziamo ora in dettaglio entro quando e come trasmettere le istanze di accesso al bonus.
Bonus colonnine elettriche: scadenza domanda 23 novembre
Il Decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese del 31 ottobre 2023 ha disposto i termini di apertura e chiusura dello sportello online per la presentazione delle domande di contributo per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica effettuati da utenti domestici, dal 1° gennaio 2023 al 23 novembre 2023, relativamente all’annualità 2023.
Ai sensi dell’articolo 3 del Decreto, le domande di concessione ed erogazione del contributo possono essere presentate fino alle ore 12 del prossimo 23 novembre.
Bonus colonnine elettriche: come averlo
La presentazione delle domande per avere il bonus colonnine elettriche è gestita interamente dall’apposita Area Personale presente sul sito di Invitalia (non sono ammesse domande presentate con modalità diverse). La piattaforma online è raggiungibile collegandosi a “invitalia.it – Cosa facciamo – Rafforziamo le imprese – Bonus colonnine elettriche – Bonus colonnine domestiche”.
A seguire è sufficiente:
- effettuare l’accesso grazie alle credenziali SPID, CIE o CNS;
- selezionare, dalla scrivania personale, l’incentivo per il quale presentare la domanda;
- scegliere l’opzione sulle colonnine domestiche utilizzando l’apposito menu a discesa;
- compilare la domanda in ogni sua parte.
Come ricorda il sito di Invitalia, per il perfezionamento dell’istanza è necessario possedere un indirizzo di posta elettronica certificata attivo (la Pec).
Le domande di concessione ed erogazione “si intendono correttamente trasmesse esclusivamente a seguito del rilascio da parte della piattaforma informatica dell’attestazione” di avvenuta presentazione dell’istanza, in formato pdf immodificabile, con indicazione della data e dell’orario di trasmissione della domanda stessa.
Bonus colonnine elettriche: quali sono i documenti necessari
Utente privato
Per gli utenti privati, a pena di inammissibilità, sono necessari:
- il codice fiscale e il documento di identità del richiedente;
- copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica;
- estratti del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica; i pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari ovvero mediante SEPA Credit Transfer, nonché carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo;
- relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute;
- idonea certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti l’avvenuta installazione dell’infrastruttura;
- dati del conto corrente sul quale richiedere l’accreditamento del contributo.
Condomini
Al contrario, per le istanze di contributo da parte dei condomini, sono necessari:
- codice fiscale del condominio ed estremi del documento d’identità dell’amministratore pro tempo ovvero del condomino delegato per i condomìni fino a otto partecipanti, in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali;
- delibera assembleare di autorizzazione dei lavori sulle parti comuni;
- copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica;
- estratti del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica; i pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari ovvero mediante SEPA Credit Transfer, nonché carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo;
- relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute;
- idonea certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti l’avvenuta installazione dell’infrastruttura;
- dati del conto corrente sul quale richiedere l’accreditamento del contributo.
Bonus colonnine elettriche: come viene erogato il contributo
Le domande presentate sono ammesse all’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione.
La concessione del contributo, precisa il portale di Invitalia, avviene, nel limite delle risorse finanziarie disponibili, entro “90 giorni dal termine per la presentazione delle domande, attraverso un provvedimento cumulativo (comprensivo degli elenchi dei beneficiari ammessi alle agevolazioni)”.
In particolare, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emana un decreto di concessione ed erogazione dei contributi, nel rispetto sempre dell’ordine cronologico di ricezione delle domande.
A seguire, le somme vengono accreditate sul conto corrente dei soggetti beneficiari.
A quanto ammonta il bonus colonnine elettriche
Il contributo per l’infrastruttura di ricarica è pari all’80% del prezzo di acquisto e posa, nel rispetto del limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente.
Il tetto passa ad 8 mila euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile.
Bonus colonnine elettriche: spese ammissibili
Il bonus colonnine domestiche è previsto per l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per:
- l’installazione delle colonnine;
- gli impianti elettrici;
- le opere edili strettamente necessarie;
- gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
- progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
- connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).
Da ultimo è bene ricordare che, per accedere al bonus, tutte le spese “devono essere documentate ed effettuate con pagamento tracciabile” (portale “mimit.gov.it – assistenza – domande frequenti – bonus colonnine domestiche / domande frequenti (FAQ)”).