L’istituto comprensivo statale Giovanni Verga di Comiso ieri ha celebrato la 34esima giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata nel 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La convenzione stabilisce quali sono i diritti inviolabili di bambine, bambini, e adolescenti e i doveri degli adulti nei loro confronti. In particolare, come scuola amica dei Bambini dell’Unicef, l’istituto ha posto particolare attenzione alla violazione dei diritti dei più piccoli in questo drammatico momento di conflitti in Europa e in Medio Oriente e le altre guerre dimenticate.
L’incontro ha visto i saluti della dirigente scolastica professoressa Maria Cafiso, l’illustrazione della convenzione da parte del vicepreside prof. Luigi Bellassai gli interventi dei consiglieri comunali dei ragazzi del nostro istituto, Nicolò Pagano, Phoebe Fidone, Miryam Bulbo e Marta La Rosa che ha invece cantato tre brani sulla pace e contro la violenza sulle donne.
L’evento ha visto la partecipazione dell’attrice Tiziana Bellassai che ha interpretato letture drammaturgiche e poesie per i ragazzi sul tema, è stata inoltre presentata l’istallazione artistica sulla pace realizzata dagli alunni con il coordinamento dei professori Simona Spampinato e Giovanni Cosentino. Sono seguiti interventi dei docenti e degli alunni delle terze classi con letture o riflessioni sul tema “La Convenzione Onu – ha spiegato la dirigente scolastica professoressa Maria Cafiso – è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo e in oltre trent’anni è stata determinante nel migliorare la vita di bambini e adolescenti. Ha ispirato i Governi e i Parlamenti ad adottare nuove leggi, politiche e stanziare fondi per aumentare l’accesso delle persone di minore età ai servizi e godere dei propri diritti. Ha contribuito a cambiare la percezione sull’infanzia e l’adolescenza, garantendo ai più piccoli un nuovo protagonismo e il loro diritto ad essere ascoltati. E in particolare l’impegno dei consiglieri comunali dei ragazzi è fondamentale: il loro ruolo denota ascolto, senso di responsabilità, consapevolezza dei diritti e doveri, dell’impegno civico che si traduce in una fattiva cittadinanza attiva a servizio di tutta la comunità nell’ottica del service learning. Noi adulti, confidiamo nei giovani, next generation per un futuro migliore. Ringrazio i professori e gli studenti promotori dell’iniziativa di oggi – ha concluso la ds Maria Cafiso – volta a testimoniare l’impegno costante del nostro istituto nel sensibilizzare gli alunni al rispetto dei diritti di sé e degli altri senza alcuna distinzione di genere, religione, provenienza, lingua, opinione, cultura. Mi preme sottolineare che la nostra è una scuola amica Unicef che tutela i diritti di tutti e di ciascuno, con l’obiettivo precipuo di far acquisire ai bambini e agli adolescenti la consapevolezza che i propri diritti sono inviolabili ed innegabili e che gli adulti hanno il dovere di tutelarli sempre. In particolar modo, in questo drammatico momento di conflitti in Europa e in Medio Oriente. A tutte le vittime di questi brutali conflitti oggi abbiamo voluto dedicare un minuto di silenzio”.
“In questo momento estremamente difficile per la sopravvivenza e il benessere di molti a causa dei conflitti – ha spiegato nel suo intervento il vicepreside e referente Unicef, il prof. Luigi Bellassai – abbiamo voluto ricordare l’importanza dell’Art.38 della Convenzione: Ogni bambino ha diritto a essere protetto dalla guerra. Un diritto che, se non garantito, vede negati tutti gli altri: il diritto a nutrirsi, crescere, prosperare, vivere. I diritti dei bambini sono diritti umani. In tutto il mondo, gli attacchi indiscriminati ai civili continuano senza sosta: più di 400 milioni di bambini vivono in aree di conflitto. Per rimarcare il diritto di ogni bambino a vivere in pace abbiamo voluto ricordare seguendo le indicazioni dell’Unicef Italia “i Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate” con un focus su: Palestina/Israele, Haiti, Siria, Sudan, Ucraina e Yemen. Secondo le Nazioni Unite, tra il 2005 e il 2022, almeno 120.000 bambini sono stati uccisi o mutilati dalle guerre nel mondo, una media di quasi 20 al giorno.
I conflitti sono responsabili dell’80% di tutti i bisogni umanitari e stanno interrompendo l’accesso ai beni di prima necessità, come il cibo e l’acqua, e condannano le persone alla povertà estrema. I bambini non iniziano i conflitti e non hanno il potere di fermarli. Hanno bisogno che tutti noi mettiamo la loro sicurezza in primo piano e che immaginiamo un futuro in cui siano in salute, vivano in sicurezza e istruiti. Abbiamo coinvolto gli alunni delle terze classi della secondaria di primo grado – ha concluso Luigi Bellassai – in varie iniziative formative, artistiche, culturali e socio/solidali suscitando una profonda riflessione che ci riempie il cuore di speranza per un futuro di cambiamento del quale i giovani sono veri protagonisti di cambiamento”.