E’ Legambiente Ragusa ad aprire ufficialmente la discussione sul PRG della città, presentato mesi fa dall’Amministrazione Cassì e che ora sta percorrendo il necessario iter burocratico e tecnico. La storica associazione ambientalista ha infatti indetto un convegno sul ‘Consumo di suolo zero’ che si terrà venerdì prossimo, 24 novembre, presso il centro polifunzionale – servizi immigrazione di Viale Colaianni 69 a Ragusa. Relatori saranno Claudio Conti, di Legambiente Ragusa su “il suolo e le ragioni per difenderlo”; Corrado Giuliano, del Centro di azione giuridica di Legambiente, su “la normativa in tema di consumo di suolo zero”; Stefano Barzocchi, responsabile Unità Pianificazione Urbanistica del Comune di Forlì, su “servizi ecosistemici e adattamento climatico nella pianificazione territoriale”.
Al convegno parteciperà l’assessore all’Urbanistica del Comune di Ragusa Gianni Giuffrida. Legambiente Ragusa ha presentato il convegno con queste considerazioni. “A febbraio il Medicane Helios ha colpito Ragusa e Siracusa, dove si sono registrati allagamenti, mareggiate e danni ingenti alle infrastrutture, con interi paesi rimasti isolati come nel caso di Comiso (RG) e Carlentini (SR)., a maggio un’alluvione mai vista ha causato in Romagna circa 10 miliardi di euro di danni, a luglio l’ondata di calore in Sicilia, con temperature oltre i 40 gradi per 11 giorni consecutivi a Enna e Caltanissetta, ne ha fatto il luglio più caldo in Sicilia da sempre ed infine a novembre un’altra alluvione in Toscana ha causato oltre un miliardo di euro di danni. Tutto in un anno e tutti indici del cambiamento climatico in atto, che in futuro senza interventi radicali, si accentueranno secondo le previsioni dell’IPPC dell’ONU. Questo cambiamento coinvolgerà anche Ragusa. Appare chiaro che bisogna prepararsi, o meglio adattarsi.
Lo strumento principale su cui agire, essendo le città isole di calore, è il PRG. Per questo come Legambiente a inizio anno abbiamo proposto al comune di Ragusa di inserire nel progetto di PRG il concetto di consumo di suolo netto zero e l’utilizzo dei servizi ecosistemici e delle infrastrutture verdi per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Invito accolto. Essendo principi e tecniche mai utilizzate in Sicilia abbiamo pensato di organizzare un momento di approfondimento con chi le sta già sperimentando come il comune di Forlì, per acquisire esperienze altrui e cercare di evitare errori. (da.di.)