Recentemente un gruppo di cittadini ha dato vita ad una piccola associazione denominata “Comitato Civico Articolo 32 “( in riferimento all’articolo 32 della Costituzione) allo scopo di segnalare le difficoltà degli utenti ad usufruire del servizio sanitario pubblico. In questo contesto riteniamo opportuno che i vertici aziendali dell’Asp di Ragusa, piuttosto che rintanarsi nei loro confortevoli uffici, ogni tanto effettuassero dei sopralluoghi in alcuni reparti e soprattutto nelle aree destinate al pubblico.
Lor signori si renderebbero conto come nella principale struttura ospedaliera di Ragusa ai disabili è riservato un particolare trattamento. A partire dalla individuazione degli ascensori funzionanti. Infatti chi si reca in ospedale nota subito che alcuni ascensori delle torri A e B sono perennemente fuori servizio. Le sale di attesa degli ambulatori sono prive di sedie sufficienti per gli utenti e a tal proposito è indicativa la foto, relativa all’ambulatorio di ortopedia, che si allega a questo comunicato. In tema di bagni per i disabili coloro che hanno progettato , realizzato e collaudato questi ambienti è evidente che non si rendono conto dei risultati del loro lavoro. In Neurologia i pazienti in day hospital , costretti nella sedia a rotelle o collegati ad una flebo, hanno incredibili difficoltà ad usufruire dei servizi igienici. Ma la specifica inagibilità dei bagni è uno dei primati del Giovanni Paolo II.
La foto che alleghiamo fa comprendere quali difficoltà deve affrontare un disabile per attivare lo sciacquone. Questi rilievi che possono apparire pretestuosi o marginali non sono altro che un minimo esempio delle difficoltà che quotidianamente affrontano le persone disabili.