Il Tribunale Amministrativo Regionale di Catania conferma la decisione a favore del Comune di Vittoria nella controversia concernente la costruzione dei 55 alloggi. La ditta responsabile della costruzione non possedeva i requisiti di legge.
Il Tar di Catania, in merito al ricorso per l’annullamento della Delibera di Giunta n.34 del 2023, che revocava un provvedimento relativo alla costruzione di 55 alloggi e un asilo nido, ha dichiarato non solo legittimo ma assolutamente doverosa la revoca. Infatti, il Comune di Vittoria ha inteso rispettare forma e sostanza di un amministrazione legalitaria.
La Ditta, non aveva i requisiti richiesti dunque, non aveva la capacità di contrarre con la Pubblica Amministrazione in quanto colpita da interdittiva antimafia di cui alla legge n. 159/2011 e non in possesso tra l’altro, della certificazione SOA (Attestazione che qualifica l’azienda ad appaltare lavori per categorie di opere e per classifiche di importi), come ribadito dalla sentenza del Tar che ha respinto il ricorso della ditta.
L’Amministrazione Comunale, fortemente impegnata nel superare le storture del passato che ha portato allo scioglimento degli Organi comunali per condizionamento mafioso, riceve oggi la conferma che la strada intrapresa è corretta e legittima. La decisione del TAR supporta l’azione di discontinuità con le politiche delle amministrazioni precedenti, sottolineando l’importanza di un nuovo approccio nella gestione degli affari pubblici, lontano da condizionamenti di ogni tipo.
“La sentenza del TAR rappresenta un ulteriore passo verso la trasparenza, l’efficienza e la legalità dell’operato di questa Amministrazione. Ribadiamo l’impegno a garantire che ogni decisione e azione sia guidata dai principi di correttezza e rispetto delle normative vigenti”- ha dichiarato l’assessore Giuseppe Fiorellini.
Il Sindaco Francesco Aiello ha commentato: “Il Comune di Vittoria prosegue il proprio impegno a favore della Comunità. Lavoriamo per assicurare lo sviluppo sostenibile e la realizzazione di opere pubbliche nell’interesse collettivo nella legalità. La sentenza del TAR rappresenta un riconoscimento del nostro operato e un incentivo a perseguire in questo percorso già avviato”.