Mentre è in auto con il compagno, una donna chiama il 112 per dire che l’uomo l’aveva percossa. La telefonata si interrompe ma lei si mette a gridare aiuto fino a far intervenire l’equipaggio di una volante della polizia, che porta alla luce una storia di vessazioni e violenze da parte del fidanzato, un trentaduenne già destinatario di un avviso orale e con precedenti di polizia, tra cui maltrattamenti nei confronti della convivente, che viene arrestato. E’ accaduto a Catania.
Non avendo potuto raggiungere l’auto, che sfrecciava a gran velocità in viale Mario Rapisardi, gli agenti hanno allertato la sala operativa, apprendendo che poco prima la donna aveva contattato il numero unico di emergenza dicendo che il compagno l’aveva percossa e che però nel momento in cui stava per fornire maggiori informazioni, la comunicazione si era interrotta. Dopo essere risaliti al domicilio della donna, gli agenti sono andati in casa, dove, insieme con il convivente e quattro figli minorenni hanno trovato la ragazza, che ha detto loro di essere provata dalle continue vessazioni del compagno violento, e di essere stata schiaffeggiata.
Ha inoltre raccontato che già in passato era stata vittima di “violenza sulle donne” da parte dell’uomo, che in una occasione le aveva rotto il setto nasale e la mano. L’uomo ha cominciato a inveire contro gli agenti minacciandoli di morte e offendendoli, ma è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e denunciato per oltraggio, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. D’intesa con il pm di turno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. La donna, dopo aver presentato denuncia, è stata accompagnata, insieme ai quattro figli minori, in un altro domicilio.