Atmosfere suggestive. Percorsi elaborati. Cibi d’epoca. Uno straordinario salto nel passato è stato compiuto dagli oltre mille visitatori che, durante la sera di Santo Stefano, hanno avuto modo di visitare il presepe vivente promosso dalla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Ragusa seguendo il tema “Con Francesco in cammino verso Greccio”. Gli organizzatori hanno proprio voluto fare rivivere le suggestioni del primo presepe, quello allestito nel 1.223 dal poverello d’Assisi, e per questo motivo hanno animato una serie di scenari medievali di sicuro impatto, avendo altresì cura di fotografare degli specifici momenti di vita quotidiana allo scopo di mettere in evidenza la società di quel periodo, a cominciare dalla famiglia nobile che aiutò Francesco ad allestire il primo presepe.
Molto d’impatto, poi, la scena della Natività che, anche in questo caso, ha cercato di rispecchiare i canoni dell’epoca, sfruttando al meglio i locali de “U palazzieddu” di via Francesco Cilea dove la rappresentazione sarà riproposta, a ingresso libero, anche sabato 30 dicembre, dalle 18,30 alle 21,30, oltre all’1 e al 6 gennaio. “Diciamo che abbiamo voluto sperimentare una ricostruzione filologica il più possibile rispondente al periodo medievale – sottolinea il parroco del Sacro Cuore, il sacerdote Marco Diara – e siamo molto soddisfatti per come è andata perché i fedeli che sono venuti a visitarci hanno compreso lo sforzo che abbiamo compiuto per cercare di creare una rappresentazione differente dal solito. Inoltre, abbiamo anche proposto delle degustazioni con cibi tipici di quell’epoca storica e ci sembra che l’apprezzamento sia stato unanime.
Ringraziamo la signora Maria Schininà per la disponibilità nel fornirci la location”. C’erano anche gli arcieri in vestiti d’epoca oltre a “madonne” e messeri che hanno contribuito a rendere questa ricostruzione storica ancora più interessante, attirando anche i semplici curiosi. Una ricostruzione che si vuole perfezionare ancora di più in vista degli appuntamenti che si terranno nei prossimi giorni.