Il clima di silenzio per fare prevalere la spiritualità. Così da fare immergere il visitatore nella realtà e negli ambienti che hanno accompagnato la nascita di Gesù. Sono stati la cifra distintiva anche nelle giornate di sabato scorso e di lunedì sera del presepe vivente ebraico allestito dalla comunità di San Paolo apostolo dove è stato creato, in occasione di questa quinta edizione, un percorso ancora più ricco e articolato rispetto a quello dei precedenti anni. E non è un caso che da parte dei numerosi visitatori siano arrivati apprezzamenti unanimi.
I figuranti indossano l’antico vestiario ebraico e, in più, sono state ricostruite scene della quotidianità della Betlemme di oltre duemila anni fa. Un percorso, insomma, che si è proposto per essere visione e riflessione della bellezza della nascita di Gesù. Ma anche per cercare di fare rivivere quanto disse Sant’Agostino: “Adagiato in una mangiatoia, divenne nostro cibo”. Adesso ci si prepara per gli appuntamenti conclusivi di questa edizione, cioè quelli in programma venerdì 5 gennaio a partire dalle 19,30, sabato 6 dalle 18,30 e, ancora, domenica 7 gennaio dalle 17,30.
La chiusura è prevista alle 21,30. L’ingresso è libero e senza barriere architettoniche. Il presepe è stato realizzato nel cortile parrocchiale e si propone in una maniera suggestiva. Attende, dunque, di essere visitato da tutti coloro che intendono vivere una esperienza differente dal solito per quanto concerne le rappresentazioni viventi che stanno caratterizzando questo periodo natalizio.