Il Ragusa Calcio è di scena domani a Castrovillari per la seconda giornata di ritorno del campionato di Serie D. Anticipo, che inizia alle 14,30, dettato anche dal prossimo turno in programma mercoledì in casa contro la Vibonese, una delle corazzate del girone e, al momento, terza in classifica. Il tecnico Giovanni Ignoffo dovrà fare a meno dello squalificato Ibrahime Mbaye, appiedato per somma di ammonizioni, mentre Giovanni Romano con il giallo rimediato domenica scorsa con il Trapani è andato in diffida. Svuotata l’infermeria con l’attaccante Sinatra che si è aggregato al gruppo anche se Mattia Celestre è a letto con la febbre.
«A Castrovillari – afferma mister Ignoffo del Ragusa Calcio– dovremo cercare di smuovere la classifica e recuperare il terreno perduto in queste ultime due gare, oltre a quella con il Trapani, l’altra in casa con il Città di Sant’Agata. Le due sconfitte non le abbiamo ben accettate e, quindi, per dimostrare che non le abbiamo digerite dobbiamo cercare di fare una grande prestazione in modo da potere portare a casa un risultato positivo. Castrovillari è una trasferta-trappola perché guardando la classifica si fanno delle valutazioni che poi non corrispondono a quella che sarà la partita giocata in quanto il campo è insidioso e poi perché sono entrati nuovi dirigenti ed hanno fatto nuovi acquisti ed hanno dato nuova verve alla squadra calabra».
«Troveremo sicuramente – ancora Ignoffo – una formazione che si giocherà la partita come se fosse l’ultima spiaggia vista la classifica e di conseguenza dobbiamo fare attenzione e cercare di ridurre al minimo quelli che sono gli errori perché ovviamente su quelli gli altri potrebbero impostare la loro performance. Non dobbiamo farci ingannare dalla loro classifica ma affrontare il Castrovillari come se fosse la prima della classe. Per noi che viviamo alla giornata c’è la necessità e, soprattutto, l’obbligo di tenere alta la concentrazione in ogni occasione». La gara sul campo del Castrovillari sarà diretta da Rehmet Jusufoski di Mestre, assistenti Giovanni Santoriello di Nocera Inferiore e Niccolò Tedesco di Moliterno.