Mentre è in corso un’accesa polemica sul triste destino delle tratte autostradali ricadenti in territorio ibleo, ovvero la mancanza di fondi per il completamento della Modica-Scicli e la cosiddetta parzializzazione (in pratica marcia su unica corsia) della Modica-Ispica, e mentre il consigliere M5 ragusano Sergio Firrincieli (come riportiamo in altra parte del giornale) si dice convinto che “il tratto Modica-Scicli non sarà mai finanziato e andremo avanti tra carretti e mulattiere”, invece cominciano a fioccare le adesioni alla proposta di costituire un Comitato che ha come obiettivo la creazione di un collegamento ferroviario veloce tra Ragusa e Catania, sedi dei due aeroporti del sud-est.
Proposta, lo ricordiamo, avanzata già nello scorso settembre, in occasione del convegno “Un treno per il futuro” organizzato dall’assessore allo sviluppo economico del comune di Ragusa, Giorgio Massari. Tale comitato dovrebbe essere composto dai comuni Iblei interessati e dalle associazioni, gruppi e cittadini che condividano la rilevanza per il nostro territorio di tale progetto e si impegnino ad approfondire le condizioni normative, economiche e tecniche per la sua realizzazione. Tra i primi ad aderire e sostenere il costituendo comitato (come abbiamo già riferito sul nostro giornale), il movimento 5 stelle ragusano, con in testa la deputata regionale Stefania campo, il coordinatore provinciale Federico Piccitto e il consigliere comunale di Ragusa Sergio Firrincieli. A ruota è seguita la dichiarazione di adesione del deputato regionale del Pd Nello Dipasquale che afferma “del collegamento stabile in treno dalla città di Comiso all’aeroporto della città, fino ad arrivare a Vizzini e quindi allo scalo etneo, se ne parla ormai da tempo e fin dal primo momento ho dato la mia disponibilità a sostenere il progetto per quanto di mia competenza. Per questo ritengo che la nascita di un comitato a supporto di questa idea sia utile e indispensabile per potenziare la rete infrastrutturale degli Iblei”.
“Già a marzo del 2023 – continua Dipasquale – partecipando all’incontro organizzato da Legambiente, Comitato Pendolari Siciliani e CUB Trasporti per discutere del sistema ferroviario nel Sud-Est di Sicilia, mi ero reso disponibile ad intraprendere un percorso affinché i due aeroporti di Comiso e Catania vengano collegati tra loro. Posizione che ho ribadito anche a settembre durante il convegno organizzato dall’Assessorato Sviluppo Economico del Comune di Ragusa. Sono contento di sapere che si sta passando a una fase più operativa”. “Certo – aggiunge il parlamentare dem – viene un po’ d’amarezza pensando che per avere un’infrastruttura pubblica necessaria si debba ricorrere alla costituzione di un comitato piuttosto che vedere l’azione propositiva dei Governi, nazionale o regionale. Il tema della mobilità, purtroppo, è un tasto dolente di questo Governo regionale di destra che, in ormai più di sei anni, non è ancora riuscito a trovare nuove risorse per le infrastrutture”. Dello stesso tenore la nota diffusa del movimento Territorio. “Il movimento Territorio della Provincia di Ragusa aderisce al costituendo comitato a sostegno collegamento ferroviario veloce tra l’aeroporto di Comiso e l’aeroporto di Catania”.
Lo rende noto Mario Cutello, segretario provinciale del movimento Territorio e primo cittadino del Comune di Chiaramonte Gulfi. “Come sindaco avevo già comunicato all’assessorato Sviluppo Economico del Comune di Ragusa l’adesione della mia città – spiega Cutello – ma ritengo che la questione sia di tale importanza da spingermi a far aderire anche il movimento che rappresento. Quello del potenziamento della rete di infrastrutture nella provincia di Ragusa è un tema fondamentale per il progresso economico di questa parte di Sicilia e il movimento Territorio crede nella necessità che i due scali siano collegati stabilmente”. “La nostra provincia ha fame di opere pubbliche in grado di collegarci ai centri più popolosi dell’Isola – aggiunge – e una tratta ferroviaria che colleghi direttamente i due aeroporti potrebbe davvero fare la differenza”. (da.di.)