Domani, venerdì 19 gennaio 2024, alle ore 18,30, a Palazzo Spadaro di Scicli, sarà presentata l’opera del professore Giuseppe Nifosì, ‘Cc’è unu cchjù ri n-autru -Ogni individuo è diverso dall’altro- Il libro della persona, della casa e degli affetti’ edizione Il Giornale di Scicli. Saranno presenti il Sindaco di Scicli, Mario Marino, la Fondazione Confeserfidi, Confeserfidi con il suo Amministratore delegato, dottor Bartolo Melilli e Concetto Ferraro per l’Immobiliare Fratelli Ferraro che hanno sostenuto la pubblicazione dell’opera. Moderata da Franco Causarano, anima de Il Giornale di Scicli, la presentazione vedrà oltre l’autore, la presenza dei professori Giuseppe Pitrolo e Giosetta Militello che focalizzeranno un volume di circa 350/400 pagine che parla dell’identità della persona degli Iblei, mettendo in evidenza da un lato l’importanza data dai nostri detti -e quindi dalla nostra storica società- al singolo individuo contro la omologazione/massificazione attuale e dall’altro, alla sua laboriosità, al rispetto per gli altri, al grande senso di giustizia contro i padroni sopraffattori, che colludevano con chi amministrava la giustizia.
La persona umana vista nella sua individualità da rispettare con tantissimi detti e modi di dire che vanno dalla gravidanza, alla nascita, ai figli (sono ben 40), al fidanzamento, al matrimonio, alla malattia, alla morte, al tema della fame, al tema degli affetti familiari, di unità e sacralità del nucleo familiare, degli amici dei parenti.
Sarà il battesimo del sesto volume sul dialetto che scompare di Scicli e della provincia iblea. Un libro che precede altri tre tomi in avanzato stato di stesura, con cui il professore Nifosì continua a condurre una ricerca sul nostro dialetto iniziata nel novembre del 1992, su espresso invito del sociologo Danilo Dolci. Domani nel salone di rappresentanza di Palazzo Spadaro, un’altra tappa di questo affascinante viaggio alla scoperta del nostro dialetto