Nella settimana politica che si va a chiudere a Ragusa, il dibattito emerso fin dalla seduta consiliare di lunedì 22 gennaio ha evidenziato l’esistenza di una componente (consiglieri ed assessori) della maggioranza del sindaco Cassì, decisamente legati, senza farne mistero, al deputato regionale Dc Ignazio Abbate, così come, specularmente, uno schieramento trasversale di consiglieri sia di minoranza che di maggioranza altrettanto decisamente anti-abbatiani. Una vera filippica sullo scippo perpetrato ai danni della sanità ragusana, auspice l’ex sindaco di Modica, è arrivata dal consigliere Gaetano Mauro della lista di opposizione Generazione (ne riferiamo in altra parte del giornale).
Ma non si scherza nemmeno dalle parti della maggioranza, dove purtuttavia tutte le componenti ‘civiche’ avrebbero dovuto ben conoscere le profferte di alleanza di Abbate al sindaco Cassì fin dalla presentazione ufficiale dello schieramento che ha ottenuto il 63% di consensi alle amministrative. Ma tutto questo sembra essere ignorato o dimenticato da Saverio Buscemi, consigliere comunale e coordinatore provinciale di Sud chiama Nord – De Luca che si esibisce in un duro attacco frontale sulla questione dei fondi per il randagismo, attacco frontale che tutto lascia presumere abbia come obiettivo sempre Ignazio Abbate, seppur mai nominato. Anche in questo caso quello di Buscemi è stato un intervento in consiglio comunale, trasposto poi in una nota stampa che riportiamo di seguito.
“Fondi per il randagismo, mancanza di proporzione nell’erogazione ai Comuni del nostro territorio. qual è la logica seguita? In provincia di Ragusa sono arrivati complessivamente 417mila euro con riferimento ai fondi legati al randagismo. Di questi, quasi la metà, vale a dire 206mila euro, sono andati a Modica, il resto per gli altri Comuni iblei che ne hanno fatto richiesta. Vorremmo capire qual è il senso logico dell’attribuzione di queste risorse economiche se si considera che Modica ha 54mila abitanti mentre, ad esempio, Messina è riuscita a percepire appena 112mila euro. Quindi – aggiunge Buscemi – o a Modica i cani sono ospitati in hotel a cinque stelle oppure c’è qualcosa che non funziona e non vorremmo ritrovarci a dovere gestire le briciole che la politica, attraverso i suoi canali, ha scelto di riservare alla nostra città.
Dove, tra l’altro, è operativo l’unico rifugio sanitario comunale regolarmente costituito e che, quindi, avrebbe la necessità di fare in modo che i supporti arrivassero in maniera decisa. O, quantomeno, fossero erogati in maniera proporzionale ai territori. Ci attendiamo, dunque, che anche su questo aspetto si possa fare fronte comune e che non si continui ad assistere a fughe in avanti che nulla aggiungono alla necessità di un territorio come il nostro di potere contare in maniera adeguata sulle forze finanziarie della Regione”. (da.di.)