In una settimana politica apertasi, a Ragusa, con il consiglio comunale di lunedì scorso, dove ha avuto prevalenza la discussione sul cosiddetto ‘caso Abbate’ e conclusasi con la decisione del Comitato di Controllo Analogo delle Iblea Acque, che ha chiesto all’amministratore unico una modifica ed integrazione degli schemi di bando dei concorsi, recependo di fatto le martellanti accuse lanciate dal consigliere Gaetano Mauro, in questa settimana, dicevamo, alcuni consiglieri sono intervenuti prima in aula e poi con note stampa anche su altri argomenti degni di rilievo. Iniziamo con i consiglieri di maggioranza Carla Mezzasalma e Giovanni Sortino, della lista Partecipiamo-Ragusa Futura, che intervengono sull’istituzione della Consulta comunale per le disabilità e nomina del Disability Manager.
I due consiglieri affermano “durante una delle ultime sedute del Consiglio comunale di Ragusa, è stata approvata l’istituzione della Consulta comunale per le disabilità. Un organismo che si porrà quale luogo di coordinamento e di confronto fra i soggetti e le istituzioni che a vario titolo si occupano di disabilità. In concomitanza è prevista la nomina della figura del disability manager, accogliendo così l’atto di indirizzo proposto dall’allora consigliere Mario D’Asta, attuale assessore della Giunta Cassì. L’istituzione della Consulta comunale per le disabilità e la nomina del disability manager permetterà di rivendicare con maggiore perseveranza il principio fondamentale dell’inclusione”. “Rimaniamo comunque sempre disponibili, in qualità di consiglieri – concludono – a farci da portavoce rispetto alle indicazioni provenienti dalle associazioni del terzo settore impegnate in città. Associazioni che sappiamo essere molto presenti e in grado di fornire risposte esaustive in un campo che ha bisogno di numerose attenzioni”. Sul fronte opposto, quello delle minoranze, i due consiglieri dem Mario Chiavola e Peppe Calabrese tornano sulla questione del trasferimento dei servizi demografici in via Matteotti, manifestando perplessità sulla salubrità dei locali.
Infatti spiegano “dopo il sopralluogo effettuato lo scorso mese di ottobre, nel corso del quale avevamo respirato solo polvere e muffa, avevamo sollecitato una verifica sanitaria sulla salubrità dei locali. Ci siamo rivolti, in particolare, al medico competente per la salute lavorativa del personale comunale la cui attività è retribuita con il supporto finanziario dei contribuenti. Nonostante i nostri ripetuti solleciti, tesi a verificare la fondatezza o meno delle nostre preoccupazioni, non siamo riusciti a cavarne un ragno dal buco. E neanche l’amministrazione ha ritenuto opportuno contattarlo sebbene sia pagato con i soldi dei ragusani. O meglio, ieri sera, durante le comunicazioni in aula, abbiamo chiesto se il medico in questione fosse stato interessato della questione. Ed è stato evidentemente scelto di non rispondere alcunché. Insomma, una vera e propria omertà amministrativa di cui prendiamo atto e che ci continua a fare sorgere più di qualche perplessità sulle condizioni di salubrità in cui il personale dei locali di via Matteotti sarà costretto a operare. Perché il sindaco non ha risposto ai quesiti propositi nelle comunicazioni? C’è qualcosa da nascondere con riferimento alla salubrità dei locali? Non vogliamo crederlo.
Di certo è che non abbiamo visto né pareri dell’Asp né pareri del medico in questione. Restiamo in attesa”. Da parte sua l consigliere M5 Sergio Firrincieli ricorda i due atti di indirizzo presentati in aula: il primo riguarda la manutenzione delle aree circostanti i mausolei dei tre cimiteri cittadini affinché siano eliminate quelle situazioni di impraticabilità che, aldilà dei lavori già eseguiti, purtroppo si riscontrano ancora in diversi casi. L’atto di indirizzo, che nella prima stesura riguardava solo il cimitero di Ibla, a seguito del dibattito in aula, è stato modificato prima dell’approvazione e, a quel punto, si è voluto che recasse la firma di tutti i capigruppo consiliari per impegnare l’amministrazione comunale a intervenire con provvedimenti adeguati. L’altro atto concerne le aree attrezzate per i più piccoli affinché Ragusa possa avere siti accessibili a tutti dando spazio anche a quei bambini che devono potere giocare come gli altri loro coetanei sia che abbiano una invalidità permanente sia che questa fragilità sia temporanea. “Ho chiesto di dotare, secondo la disponibilità di risorse, tutte le bambinopoli cittadine, nel medio e lungo periodo, di giochi che possano essere accessibili”. “Per noi – afferma Firrincieli – il fatto che entrambi questi atti siano stati esitati favorevolmente costituisce motivo di soddisfazione perché erano progetti contenuti nel nostro programma e, quindi, li abbiamo fortemente voluti. Tra l’altro, quello delle bambinopoli fa seguito all’emendamento approvato in bilancio con una cifra di 25.000 euro messa a disposizione per apportare già delle migliorie nelle bambinopoli danneggiate. Quindi una attenzione sicuramente ai più piccoli e ai più fragili ma anche un’attenzione, con riferimento al primo atto di indirizzo, a tutti i cittadini che vogliono essere messi nella condizione di potere onorare al meglio i loro cari defunti, come deve risultare consono in una grande città come Ragusa”. (da.di.)