La ‘patata bollente’ della vicenda Iblea Acque non fa temere ad alcuni giovani consiglieri ragusani di scottarsi le mani. E se finora era stata saldamente tenuta in pugno dal consigliere di opposizione Gaetano Mauro, lista Generazione, viene ora raccolta anche da un consigliere di maggioranza, lo ‘scomodo’ Federico Bennardo della lista Cassì, ormai un abituée delle incursioni spiazzanti per il suo stesso fronte politico e per l’amministrazione, per tacer del Sindaco Cassì stesso. E la nuova incursione di Bennardo ha avuto come teatro l’aula consiliare cittadina in occasione della settimanale seduta di lunedì 5 febbraio. Un intervento appassionato e circostanziato, ricco di riferimenti normativi e finanziari, e che è stato diffuso anche come nota stampa. Lo proponiamo integralmente.
“Il Comune di Ragusa ha voluto esagerare nell’abbondanza per quanto attiene il rapporto finanziario con Iblea Acque. Dalla richiesta di accesso agli atti inoltrata il 18 ottobre 2023 e ricevuta il 27 dello stesso mese, si legge che erano 3 milioni 518mila euro le somme accertate come anticipate, senza alcuna corresponsione delle somme all’ente di palazzo dell’Aquila”. E’ quanto ha evidenziato il consigliere comunale Federico Bennardo nella comunicazione fatta durante la seduta del civico consesso. “In sede di discussione generale del bilancio previsionale – precisa ancora Bennardo – in cui si prendeva inoltre atto che per l’annualità 2024 fossero stanziati oltre 7 milioni per il servizio idrico integrato, che ricordiamo essere esterno come da riferimenti di legge dal 30 aprile 2023, avevo posto una domanda analoga a questa amministrazione. Era, però, arrivata la stessa risposta.
L’1 febbraio ricevo dal dirigente Basile e per conto dell’amministrazione la risposta ad un’altra richiesta di accesso agli atti in cui chiedevo sempre quali fossero alla data predetta le somme anticipate e rimborsate. Si legge che le somme anticipate ammontavano a 4 milioni 494mila euro circa e anche in questa circostanza non risultavano somme incassate all’ente. Si aggiungeva che le suddette risorse economiche potranno essere rimborsate in relazione all’andamento delle riscossioni la cui bollettazione è iniziata a fine anno”. “Ho chiesto all’amministrazione comunale – chiarisce Bennardo – se è ragionevole parlare, come si legge dalla risposta pervenuta, di rimborsi solo in relazione all’andamento delle riscossioni. Mi chiedo: se fosse acceso un mutuo in banca, secondo voi la banca potrebbe mai accettare a titolo ipotecario che le somme siano rimborsate allo stesso istituto di credito solo in relazione a quando arriveranno dei guadagni? Come minimo, la casa sarebbe ipotecata.
Ho chiesto dunque al sindaco se non pensa che con quelle somme la città potrebbe realizzare dell’altro. In realtà ho chiesto anche perché non fossero stati volturati i contratti. Ma nessuna risposta è arrivata nonostante i solleciti. Probabilmente un alibi. Continuerò a vigilare”. (daniele distefano)