“Partiamo da un presupposto fondamentale – spiega Cassibba – altrimenti si rischia di “gabbare” ulteriormente i cittadini: la strada del Passaporto, o per meglio dire il ponticello, è abusiva! Da anni le varie amministrazioni che si sono susseguite, sono state oggetto di diffida da parte del Genio Civile che ha sempre chiesto la chiusura e la demolizione del passaggio, poiché la sezione idraulica attuale non è idonea. E l’alluvione dello scorso 9 febbraio 2023, ne ha dato ampia e concreta certezza. In questo caso la verità sta nella documentazione delle diffide da parte del Genio Civile, di cui nessuno che in passato abbia ricoperto ruoli amministrativi a Comiso, può dire di non conoscere. Ma andiamo avanti – ancora l’assessore Cassibba.
Proprio a seguito dell’evento calamitoso dello scorso anno, la stradina non solo non è più utilizzabile, ma non è più nemmeno ripristinabile così com’è perché continuerebbe ad essere fonte di grave pericolo per la sicurezza come del resto è stato dimostrato. Infatti – specifica Cassibba – subito dopo l’alluvione, l’amministrazione si è subito attivata per chiedere al dipartimento regionale di Protezione Civile, un finanziamento di circa un milione e duecento mila euro, al fine di realizzare non più un percorso quasi a livello di sezione idraulica se non addirittura incavo come è stato finora, ma sopra elevato in modo da creare un canale molto più ampio che possa accogliere le acque torrentizie causate dalle bombe d’acqua alle quali ormai siamo purtroppo abituati. Un’altra verità va detta alla città – ancora Roberto Cassibba – cioè, che con nota del 14 febbraio del 2022, numero di protocollo 002333, la Regione approva il progetto di demolizione della strada, a conferma non solo della sua natura abusiva, ma della sua pericolosità. Anche questo, suffragato da atti trasparenti.
Dunque, nonostante il progetto esecutivo fosse pronto, esattamente un anno fa ci ritroviamo davanti ad un evento atmosferico che ci porta a pensare in modo diverso il ripristino di quella stradina e del ponte stesso. A seguito di ciò – chiarisce Cassibba – il comune si è attivato per la redazione di un progetto definitivo che metta un punto al problema, e ha già dato incarico a due professionisti, dopo avere ovviamente fatto istanza di finanziamento. Infine – conclude l’assessore – non possiamo tacere su ulteriori verità che, per ovvi motivi, sono state omesse da chi ha sollevato la polemica. Una riguarda i residenti della zona Passaporto che sono stati presenti alla seduta consiliare nella quale il sottoscritto ha raccontato e chiarito come stanno di fatto le cose. Un’altra, riguarda la viabilità.
Vero è che la chiusura del ponticello crea disagi poiché era una “scorciatoia” che collegava la zona periferica con il centro, ma è vero pure che i residenti non sono affatto isolati perché possono fruire delle strade principali per accedere in città nei due sensi. Dire la verità è importante anche quando c’è la necessità di dichiarare che il ripristino di una strada secondaria non sarà fatto nel breve volgere di pochi mesi, anche quando farebbe più comodo imbonire i cittadini raccontando cose che non stanno né in cielo né in terra ma che poi però, verrebbero facilmente smentite dagli atti”.