L’Andimoda Ragusa si morde le mani per avere gettato alle ortiche la possibilità di portare a casa almeno un punto, dopo una partita sì difficile, come preventivato alla vigilia, ma che gli iblei, soprattutto nella ripresa, stavano dando l’impressione di potere disputare con il piglio giusto. E’ finita 37-38 per l’Aretusa Siracusa con i ragusani che, nel campionato di pallamano maschile di Serie B, hanno sbagliato il tiro di rigore finale che avrebbe consentito loro almeno di pareggiarla. Il primo tempo (conclusosi con il parziale di 16-20 sempre per gli ospiti) aveva visto i padroni di casa molto macchinosi negli attacchi e poco lucidi in difesa.
Agli aretusei, che formano una squadra molto ben compatta e che gioca da sempre assieme, è stato concesso fin troppo e la loro velocità e fisicità ha fatto la differenza. Dopo un primo tempo sottotono, l’Andimoda Ragusa comincia dunque a serrare i ranghi e riesce ad arrivare quasi al pari. Sotto di una rete, nella fase topica del match, il sette allenato da Salvatore Russo sbaglia il tiro che avrebbe potuto consentire il raggiungimento della parità. “Davvero un peccato – commentano dalla squadra iblea – perché, seppure fossimo a conoscenza del fatto che si trattasse di un match complesso, ci siamo accorti, giocandola, che avremmo potuto fare di più.
Da segnalare, comunque, le 12 reti di Gabriele Giummarra e le 8 di Daniele Buffolino che hanno garantito un valore aggiunto all’intero organico”. Sempre nella giornata di domenica, poi, e sempre nella palestra di via Bellarmino, spazio al concentramento under 13 con l’Albatro Siracusa. Anche in questo caso, così come era accaduto nelle precedenti occasioni, una partita vinta per i ragusani e un’altra vinta dagli ospiti. Coltivare i giovani atleti diventa, dunque, un must per il sodalizio ibleo.