Con la presentazione dell’elaborato redatto dall’ingegnere Roberta Ficili e dedicato a Villa Penna, è iniziato il ciclo di dieci eventi dedicati alle tesi di giovani professionisti sciclitani che hanno dedicato alla loro città, l’ultimo atto del percorso di studi. Lo Spazio Multifunzionale FONDAZIONE CONFESERFIDI, ha ospitato sabato scorso il primo di dieci appuntamenti di un ciclo di incontri denominato: ‘Tesi senza antitesi: I giovani raccontano Scicli attraverso le loro tesi di Laurea’. I locali in via Arco Castro ai civici 1, 2 e 3, sono stati la sede di un appuntamento parecchio partecipato che ha visto l’ingegnere Roberta Ficili, raccontare e descrivere anche attraverso foto e slide, il lavoro che ha prodotto per la sua tesi che l’ha portata 7 anni fa a conseguire la Laurea specialistica in Ingegneria edile architettura all’Università degli Studi di Catania.
La dottoressa Paola Dantoni ha curato l’organizzazione di una rassegna e ha spiegato, nel suo intervento di saluto, di avere “voluto con essa dare spazio e vetrina a chi ha dedicato a Scicli l’atto finale del percorso di studio, come una sorta di tributo alla loro Terra”. ‘Una proposta di restauro e riqualificazione dell’ex convento dei Cappuccini di Scicli’, era il tema della tesi spiegata e scontornata dal lavoro prodotto dalla dottoressa Ficili. Ha detto, nel suo intervento, di avere incanalato la sua analisi -e dunque il suo intero lavoro- su due filoni che poi ne sono stati anche la base: da un lato l’aspetto puramente tecnico delle vie e delle possibili strade di riqualificazione di Villa Penna e dell’ex convento e dall’altro quello storico e documentaristico che è servito a tracciare il solco dell’azione conoscitiva dei luoghi.
Il prossimo appuntamento, il secondo dei dieci in calendario in questa prima edizione, è fissato per il primo marzo, quando verrà presentata la tesi di RAMONA LOPEZ: ‘La disumanizzazione dell’uomo: dal Medioevo alla legge Basaglia. Il reparto Dementi Tranquilli di Scicli’.
Chiunque volesse prendere parte alla seconda edizione di “Tesi senza antitesi” può già fin d’ora inviare i propri recapiti e una breve presentazione del proprio elaborato all’email info@fondazioneconfeserfidi.it