E’ andata a vuoto, per mancanza del numero legale, la seduta della commissione 2^ Assetto del territorio che doveva iniziare la discussione e l’esame del Piano Regolatore Generale di Ragusa. A determinare l’impasse l’assenza della consigliera di maggioranza Rossana Caruso, peraltro vicepresidente del consiglio comunale. Del resto Caruso aveva anche specificato che non voleva essere sostituita da alcun altro rappresentante della maggioranza. Rimasti dunque in quattro i consiglieri di maggioranza, per tutta risposta i tre esponenti di opposizione non sono entrati in sede di riunione andata pertanto a vuoto per mancanza del numero legale. Visibilissimo il disappunto del Sindaco Cassì e, se non il panico, perlomeno lo scompiglio, nelle fila della maggioranza.
L’ accaduto, naturalmente, ha scatenato le illazioni di malpensanti e/o dietrologi, essendo la Caruso politicamente legata al deputato regionale DC Ignazio Abbate, cosa di cui la stessa che non ha mai fatto mistero. Anzi ringraziando pubblicamente e più volte il politico modicano per essersi speso volentieri anche per Ragusa, attirandosi peraltro, qualche settimana fa, una dura reprimenda in aula del consigliere di Ragusa Prossima Gianni Iurato al grido di “noi con Abbate e la DC di Cuffaro mai!”. Anche se poi tutto era caduto nel dimenticatoio. Ma tornando alla commissione andata deserta, il consigliere m5s Sergio Firrincieli, componente di minoranza della stessa, ha fornito la propria chiave di lettura della vicenda. “Manca il numero legale e salta la commissione per proseguire l’esame del PRG al Comune di Ragusa. Il caso riguardante la Caruso, la cui assenza è stata determinante, e la Dc di Cuffaro non può più essere trascurato”.
“Pensavamo che lo sfogo del consigliere Iurato di qualche giorno fa, in relazione alla presentazione di un odg su tematiche sanitarie che aveva scatenato un vero e proprio caso politico per l’appartenenza della proponente, la consigliera Rossana Caruso, all’area dell’on. Ignazio Abbate e quindi della Dc di Cuffaro, rimanesse un caso isolato. Un disagio in qualche modo isolato e prontamente ridimensionato oltre che rientrato per il fatto che la Caruso, nella sua qualità di vicepresidente del civico consesso, aveva successivamente presieduto una seduta del Consiglio. E, invece, questa mattina (giovedì n.d.r.), l’assenza della stessa consigliera, che tra l’altro non accetta di essere sostituita anche solo ai fini di garantire il numero legale, che di fatto ha determinato la mancanza di questo numero per assicurare il proseguimento dell’esame del Prg in seno alla commissione Assetto del territorio, fa emergere che si tratta di un problema strutturale. Anzi, dirò di più.
Si è come avvertito un senso di liberazione da parte dei colleghi della maggioranza i quali, adesso, auspicano una presa di distanza da parte del sindaco nei confronti della consigliera. Fare politica su un atto così importante per la città, in funzione di chissà quale pretesa o richiesta, ha messo l’intera maggioranza all’angolo. E non è un caso, quindi, che la stessa maggioranza auspichi adesso l’adozione di azioni consequenziali da parte del primo cittadino. Quali queste azioni? Cassì darà dimostrazione di forza affermando di non avere bisogno dell’apporto della Caruso e quindi della Dc di Cuffaro? Oppure si assoggetterà alla volontà di quest’ultima? Il tema è caldo è merita di essere scandagliato con la massima attenzione”. (daniele distefano)