La vicenda sembra di quelle che sfiorano l’assurdo. 36 alloggi popolari assegnati ad altrettante famiglie bisognose con tanto di cerimonia alla presenza del sindaco di Ragusa Peppe Cassì e dei vertici Iacp. Questo avveniva il 14 ottobre 2022 ma a tutt’oggi di questi alloggi non ne è stato consegnato nemmeno uno. A dirlo in una dura nota stampa Peppe Calabrese, segretario cittadino del Pd e consigliere comunale. Che scrive “Il 14 ottobre del 2022, il sindaco di Ragusa presenziava alla cerimonia per l’assegnazione di 36 alloggi popolari da parte dello IACP di Ragusa ad altrettante famiglie bisognose.
Dall’ufficio stampa di Palazzo dell’Aquila un comunicato dai toni entusiastici elogiava la collaborazione istituzionale tra Comune e Istituto perché, citiamo testualmente, “dopo 13 anni dalla pubblicazione dell’ultimo bando per assegnazioni di alloggi popolari e in un momento storico di grande difficoltà Ragusa torna ad assegnare alloggi popolari. Per ben 36 famiglie avere un tetto sulla testa non sarà più una preoccupazione. A distanza di quasi un anno e mezzo da quel giorno, oggi possiamo dire con certezza che di quegli alloggi, in realtà, non ne è stato consegnato nemmeno uno”. Calabrese prosegue “Hanno convocato le famiglie, gli hanno chiesto di scegliere gli alloggi, si sono fatti le foto, ovviamente utilissime in campagna elettorale, e alla fine queste persone sono rimaste senza casa. Ho incontrato alcune famiglie che durante questo periodo non hanno preso possesso degli alloggi, ma sono state in affitto da privati perché, in verità, gli alloggi non sono mai stati consegnati.
La ragione? Non erano pronti, non lo erano un anno e mezzo fa e non lo sono ancora oggi. Dunque, la campagna elettorale è terminata, il consenso è stato incassato, i cittadini bisognosi sono stati sfruttati e ingannati a dovere: è possibile ora vedere l’autorevole intervento dell’Amministrazione comunale per risolvere questo problema o si è troppo impegnati a posare per le foto da piazzare sulla pagina Facebook del sindaco per ogni occasione?”. Il consigliere e segretario dem conclude con una stoccata “Si pensa a Ragusa 2043 dimostrando di non avere alcuna capacità di programmazione tanto da dover pagare una società di consulenza e si dimenticano i problemi del quotidiano, si dimenticano i più bisognosi, gli ultimi. Il Comune di Ragusa ‘in sinergia e collaborazione’ con l’IACP sono inadempienti e a tutto ciò devono porre rimedio”. (da.di.)