Docente per un giorno, oltreoceano, alla prestigiosa New York University. È la bellissima esperienza vissuta dallo chef Joseph Micieli dei ristoranti Scjabica e Cucina Costiera a Punta Secca in provincia di Ragusa, che è stato invitato a tenere una lezione dal professore Roberto Scarcella Perino, docente ed anche noto compositore del Metropolitan Opera, agli studenti del Dipartimento ‘Casa Italiana Zerilli-Marimó’, all’interno del corso di approfondimento intitolato The History of Italian Food.
Un parterre decisamente inusuale e molto curioso che ha ascoltato con grande interesse la narrazione dello chef siciliano, che ha snocciolato anche aneddoti legati ad aspetti umani ed esperienziali sino a scendere in alcuni tecnicismi collegati alla cura e al trattamento delle materie prime.
Il mondo ittico è stato l’argomento più sviscerato, in una costante e divertente comparazione tra il pescato del Mediterraneo e quello dell’Oceano Atlantico.
“Orgoglioso di aver portato la mia storia agli studenti della New York University che hanno accolto con grande interesse il racconto della mia esperienza imprenditoriale-ristorativa quasi decennale e che, a loro dire, è stato un punto di partenza per chi vorrà intraprendere questa professione, ma anche comprenderla sin dai primi passi compiuti. Scendendo più nel dettaglio – ha proseguito lo chef Micieli – ci siamo confrontati sul principio della sostenibilità, declinata sia nella cucina di pesce contemporanea che nella realizzazione dei piatti, con l’intento di costruire una ben salda filiera di approvvigionamento responsabile e di altissima qualità.
Ho spiegato di come trattare gli ingredienti in base alla stagionalità, che certamente in Sicilia è più marcata proprio perché legata alle produzioni di prossimità, e quanto sia importante la consapevolezza non solo degli operatori di cucina, ma soprattutto dei fornitori che lavorano nel settore ittico e agroalimentare.
La cucina di pesce a New York – ha evidenziato lo chef di Punta Secca – è sempre stata eccellente. Negli ultimi anni ho avuto modo di constatare che si sta ulteriormente affinando con l’intento di premiare un’offerta gastronomica esponenzialmente di qualità e di esperienza rivolta al cliente.
Ed è stato proprio su questo punto che ho voluto spendere qualche parola in più, puntando proprio sull’esperienza che non solo si offre, ma soprattutto si condivide con il nostro ospite.
Punta Secca è un borgo di mare e fare ristorazione in un luogo così magico da una parte, ma anche difficile da raggiungere, impone ad uno chef una maniacale cura del dettaglio, del particolare e soprattutto dell’ospite.
A questi studenti, che provengono da tutte le parti del mondo e che hanno culture diversificate, ho tentato di spiegare, con le sole parole, la bellezza della nostra terra e quell’impalpabile sensazione che si avverte quando si vive un’esperienza in un ristorante con cucina di pesce guardando il mare e respirandolo a pieni polmoni, come ogni giorno faccio io”.
Non è escluso che lo chef Joseph Micieli possa nuovamente far ritorno nella Grande Mela e magari, la prossima volta, portare con sé quell’esperienza più tangibile e vera che la cucina mediterranea riesce a esprimere con i soli odori e con quelle nuance di gusto che definiscono il palato e corroborano la memoria per rimanere indelebili!