Una cooperazione più moderna per lo sviluppo delle comunità. E’ questo il tema che caratterizzerà domani, venerdì 1 marzo, dalle 15, a Poggio del sole hotel, sulla Sp Ragusa mare, l’assemblea provinciale di Ragusa di Confcooperative. Alle 15,30 è in programma la relazione del presidente del Consiglio territoriale di Ragusa, Gianni Gulino, a cui faranno seguito gli interventi istituzionali e, subito dopo, il dibattito. Quindi gli adempimenti assembleari mentre la chiusura dei lavori è prevista intorno alle 18,00. Interverranno il presidente regionale Gaetano Mancini, il segretario generale Luciano Ventura mentre a presiedere l’assemblea sarà Adolfo Landi, presidente regionale di Federazione Sanità.
Confcooperative sta vivendo la propria stagione assembleare mettendo in evidenza le proprie caratteristiche di organizzazione di categoria accreditata in seno al movimento cooperativo nazionale che esprime la rappresentanza di tutti i settori economici, dal sociale all’agricoltura, dalla sanità ai servizi educativi, passando per l’edilizia e le cooperative tra i professionisti. Le cooperative si troveranno a confrontarsi con il mondo delle istituzioni e, in questo senso, Confcooperative rappresenta una delle forze del territorio: il tema scelto punta proprio allo sviluppo delle comunità non a caso. Anche per far sì che possa registrarsi un momento di svolta. “Un’assemblea – sottolinea il presidente Gulino – che arriva in una fase importante per la nostra organizzazione ma anche per l’economia locale più in generale.
E speriamo che, in questo ragionamento, un ruolo cruciale possa essere svolto, come da tutti auspicato, dai fondi Pnrr non solo per il Terzo settore ma anche per tutti gli altri ambiti della cooperazione, dal comparto agricolo a quello edilizio. Fondi che consentirebbero sicuramente un recupero in una fase molto delicata. Non dimentichiamo, ad esempio, che nell’edilizia è terminato l’effetto 110 e sicuramente potrebbero registrarsi delle ripercussioni. In campo agricolo c’è una situazione di incertezza come le varie recenti proteste, dovute all’aumento indiscriminato dei costi di produzione, hanno messo e stanno mettendo in evidenza. Vogliamo provare a dare il nostro contributo per uscire da una fase di incertezza complessiva: dalla politica all’economia, con effetti domino che devono essere governati e gestiti se non vogliamo arrivare a momenti di seria difficoltà.
Per quanto riguarda, invece il Terzo settore stanno per aprirsi i nuovi bandi e quindi dovrebbero pervenire energie nuove, fondi che si spera possano essere utilizzati per raggiungere gli obiettivi che il legislatore si è prefissato. Riteniamo che ci sia moltissima carne al fuoco e quindi il prossimo sarà un mandato abbastanza complesso ma anche ricco di sfide da sapere cogliere al meglio per garantire la giusta ricaduta all’intero mondo della cooperazione della provincia di Ragusa. D’altro canto, arriviamo dal periodo pandemico in cui, a dispetto di tutte le avversità, siamo riusciti a tenere dritta la barra senza perdere posti di lavoro ed erogando servizi qualificati, grazie allo staff di Confcooperative Ragusa ma anche e soprattutto alla capacità di resilienza dei soci cooperatori”.