Il Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla è pronto ad accogliere l’adattamento teatrale del libro “Arrocco siciliano” di Costanza DiQuattro. La scrittrice, anche direttrice artistica del Teatro Ibleo insieme alla sorella Vicky, porterà in scena un evento speciale nei giorni sabato 9 marzo alle ore 20.30 e domenica 10 marzo alle ore 18.30.
Lo spettacolo, diretto da Mario Incudine, vedrà come protagonista Blas Roca-Rey e sarà una co-produzione del Teatro Donnafugata e del Teatro della Città. Dopo il debutto, “Arrocco siciliano” sarà rappresentato anche al Teatro Massimo Città di Siracusa (12 e 13 marzo) e al Piccolo Teatro della Città di Catania (15 e 16 marzo).
Sul palco prendono vita i vicoli e le voci di Ibla in una storia ambientata agli inizi del ‘900, con la farmacia Albanese come cuore pulsante della città. Quando il farmacista Antonio Fusco arriva da Napoli, la diffidenza e l’ostilità lo accolgono. Tuttavia, la sua presenza diventa un catalizzatore di rivelazioni e cambiamenti, svelando una comunità dalle complesse dinamiche emotive.
Il cast, composto dal solo protagonista Blas Roca-Rey e dalle voci narranti di David Coco, Giuseppe Ferlito, Elia Nicosia, Don Giacomo Zangara e del giovane Pietro Jacono nel ruolo di Federico, darà vita a un’opera ricca di atmosfere suggestive, segreti e desideri inconfessati.
La trama si sviluppa come una partita a scacchi a cielo aperto nella suggestiva Ibla, con il protagonista che interagisce con antagonisti e personaggi che animano la scena. Mario Incudine, regista dello spettacolo, ha immaginato una grande partita a scacchi in cui Antonio si confronta con i suoi antagonisti prima di affrontare l’avversario finale, utilizzando gli scacchi come metafora degli avversari che hanno popolato la sua vita.
La scrittrice Costanza DiQuattro esprime la sua emozione per questo evento speciale, sottolineando la gioia di vivere la trasposizione teatrale del suo romanzo. Ringrazia il regista Mario Incudine e l’attore Blas Roca-Rey per aver reso possibile questa esperienza unica.
Lo spettacolo mira a far rivivere la parola scritta, con la musica che svolge un ruolo drammaturgico importante, sostenendo l’azione, la parola e il testo epico e narrativo di per sé.