“Bisogna fare rinascere lo spirito che caratterizzava il nostro movimento, siamo stati fermi per qualche anno. Ora, però, è fondamentale andare a intrattenere rapporti personali con gli elettori e spiegare bene quali sono gli obiettivi che ci poniamo. Mettere in evidenza le peculiarità di un partito regionalista come il nostro che cercherà di spingere affinché ai territori dell’isola siano riconosciute le dovute attenzioni”. Lo ha detto il leader del Movimento per l’autonomia, Raffaele Lombardo, nel corso della conferenza programmatica tenutasi ieri pomeriggio a Poggio del sole hotel a Ragusa.
Una conferenza con una importante partecipazione e che, oltre alla presenza dei dirigenti Mpa, tra questi il coordinatore cittadino di Vittoria, Giancarlo Floriddia, il vicepresidente del Consiglio comunale di Ispica, Angelo Galifi che, su mandato di Lombardo, si è impegnato molto in queste ultime settimane nella costruzione del movimento in provincia, coinvolgendo consiglieri, imprenditori e professionisti; e ancora del deputato regionale Mpa Giuseppe Carta oltre al sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, ha contemplato la presenza dei sindaci di Ragusa, Peppe Cassì, Pozzallo, Roberto Ammatuna, e Ispica, Innocenzo Leontini. La novità, tra l’altro, è che Mancuso è stato nominato commissario provinciale Mpa e che quindi si metterà al lavoro per strutturare al meglio il partito nell’area iblea. “Io candidarmi alle Europee? – ha aggiunto Lombardo – mai dire mai.
Per ora, però, non ci sono le condizioni anche se il nostro movimento punta a far sì che possa esserci una voce a rappresentare la Sicilia. L’autonomia differenziata porterà a una responsabilizzazione delle classi dirigenti per cui non si può più giocare, servirà massima efficienza, correttezza e competenza. Noi, come abbiamo sempre fatto, parleremo con le persone, spiegheremo loro quello che vogliamo fare. E cercheremo di lavorare per ottenere dei riscontri il più possibile positivi, portando avanti delle battaglie, delle lotte sempre uniche, anche in seno al Parlamento europeo, per la nostra terra”.