Eventi, appuntamenti, una vetrina per raccontare e raccontarsi. Prosegue il percorso di Tesi senza Antitesi, promosso dalla Fondazione Confeserfidi, con la presentazione di tesi universitarie dedicate alla città di Scicli e scritte da laureati sciclitani. Si inizia il 27 marzo, mercoledì prossimo, con Giovanni Vaccaro che presenterà la sua tesi dal titolo ‘U Cummientu ri Sant’Antuninu’. Recupero e inserimento dei ruderi del convento di Sant’Antonio da Padova nella monumentalità sciclitana’. A corollario della presentazione di questa tesi, programmata, nei locali della Fondazione ai civici 1, 2 e 3 di via Arco Castro, nel cuore barocco di Scicli, si terrà un’esposizione di tavole e plastici di studio dal 27 marzo al 4 aprile.
Il giorno dopo, giovedì 28 marzo, Claudia Nicoscia affronterà il tema delle vittime di mafia nella letteratura per l’infanzia e per ragazzi con il suo studio ‘Libro digitale Ruggero I e la Battaglia delle Milizie’. Un lavoro difficile, lungo e particolarmente interesante
Venerdì 29 marzo sarà il turno di Marco Inì che esporrà la sua ricerca sul Barocco del Val di Noto, con particolare focus sul set televisivo della fiction ‘Il commissario Montalbano’. Proprio dalla fiction, l’analisi di Marco Inì sul fenomeno sociale he ha investito la città, procurandone un’ottima vetrina
Infine, martedì 2 aprile, Alessio Agolino presenterà il suo studio riguardante ‘Le consonanti rotiche retrocesse nei dialetti di Scicli e Modica’. Uno studio quasi esegetico su alcune parole e il contenuto di esse, di uso comune seppure in alcuni casi, fuori dalla quotidianità.
Tutti gli eventi di Tesi senza Antitesi, si tengono alle 19.00 nella sale dello spazio multifunzionale della Fondazione Confeserfidi in via Arco Castro ai civici 1/2/3.