Si avvicina il momento del cambio dell’ora legale. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, esattamente alle 2.00, sarà il momento di spostare le lancette dell’orologio un’ora avanti. Questo comporterà una perdita di un’ora di sonno per quella notte, ma allo stesso tempo ci regalerà un’ora in più di luce ogni giorno.
L’adozione dell’ora legale ha lo scopo di ottimizzare l’utilizzo della luce solare durante le giornate più lunghe di primavera ed estate e di ridurre il consumo di energia elettrica. Da anni si discute sulla necessità di abolire questo passaggio periodico dall’ora solare a quella legale e viceversa, che avviene due volte all’anno. In passato, è stata lanciata una petizione su Change.org per abolire l’ora solare e mantenere quella legale per tutto l’anno.
Dai dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale sotto la guida di Giuseppina Di Foggia, emerge che nei 7 mesi di ora legale del 2023, l’Italia ha registrato un risparmio energetico pari a 370 milioni di kWh, equivalente al fabbisogno annuo medio di circa 140 mila famiglie. Questo si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro. Inoltre, i benefici dell’ora legale si estendono anche all’ambiente, poiché il minore consumo energetico ha permesso di evitare l’emissione di circa 180 mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
Secondo l’analisi di Terna, dal 2004 al 2023, il risparmio totale di energia elettrica per l’Italia grazie all’ora legale è stato di circa 11,3 miliardi di kWh, con un risparmio economico complessivo di circa 2,1 miliardi di euro per i cittadini.