E’ allarme spopolamento per il quartiere barocco di Ibla quello lanciato dal consigliere comunale del Pd Mario Chiavola, allarme suscitato dalla notizia che “siano solo sei le iscrizioni per la prima classe della primaria, almeno al momento e con riferimento alla prossima stagione”. Un fatto, secondo il consigliere, che “la dice lunga su quella disattenzione che, a dispetto delle parole e degli impegni assunti da questa amministrazione, continua a perpetuarsi”. Chiavola prosegue “c’è poco da girarci attorno. Ibla sta morendo. Almeno per quanto concerne la residenzialità. Occorre una cura ricostituente.
Per non perdere il malato completamente”. L’esponente consiliare dem non perde l’occasione per “raccogliere l’allarme lanciato in queste ore dai residenti, invero ormai pochi, con la speranza che tutti gli impegni assunti dall’assessorato ai Centri storici per incentivare la presenza e la permanenza, ai fini abitativi, nella città antica possano essere attuati. E al più presto. “In realtà – continua Chiavola – se mancano pure un panificio e un macellaio e se i cartelli “vendesi” la fanno da padrone, occorre prendere atto del fenomeno. Ibla si sta spopolando, almeno per quanto riguarda i ragusani, ed è importante che questa tendenza possa essere arrestata. L’amministrazione attivi adesso delle contromisure. Anche solo quelle annunciate. Perché domani potrebbe già essere troppo tardi”.
Alla luce di questa recentissima considerazione molto preoccupata di Mario Chiavola, siamo andati a rileggerci l’altrettanto recente comunicato stampa dell’amministrazione intitolato ”Un piano dell’Amministrazione comunale per riqualificare il centro storico” che poi null’altro era se non la descrizione del piano di spesa 2022 previsto dalla legge per Ibla. In esso venivano presentati diversi obiettivi quali “Riqualificazione della “strada del cimitero” come strategico collegamento per Ibla, incentivi per la residenzialità dei giovani in Centro, restauro del patrimonio a cominciare da quello religioso, segnaletica, manutenzioni e decoro, incentivi economici per le imprese”. Non vogliamo essere prevenuti ad ogni costo né abbiamo idee preconcette, ma ci sorge spontanea una domanda: serviranno tali obiettivi a fermare lo spopolamento dei due centro storici cittadini? (da.di.)