Le Autorità hanno notificato al comandante e all’armatore della Mare Jonio il provvedimento con multa fino a 10mila euro e il fermo amministrativo”.Lo rende noto la ong Mediterranea. Secondo quando si apprende gli operatori della ong sono accusati “di aver istigato la fuga dei migranti per sottrarsi alla guardia libica”. Due giorni fa la guardia libica aveva sparato contro Mare Jonio mentre operava un salvataggio in zona Sar libica, salvando 58 persone. Successivamente è stato assegnato il porto sicuro di Pozzallo. Stamani il provvedimento di fermo.
Continuano gli sbarchi di migranti a Pozzallo
Il sindaco Roberto Ammatuna interviene con una nota stampa dopo il fermo amministrativo e la multa notificata al comandante e all’armatore della mare Jonio. “Occorre modificare urgentemente – afferma il sindaco di Pozzallo – il Decreto dell’attuale Ministro dell’Interno. Dopo lo sbarco di 56 migranti dalla ONG Mare Jonio, nella notte una motovedetta della Guardia di Finanza ha trasportato 30 migranti nella struttura portuale pozzallese. Inoltre nella mattinata di oggi una motovedetta della Guardia Costiera ha soccorso un’altra imbarcazione con a bordo 30 migranti del Bangladesh a 60 miglia a sud-est di Pozzallo. Le condizioni meteo-marine migliorate, favoriscono gli arrivi di migranti che partono dalle coste nord-africane con tutti i mezzi di fortuna possibili. Ecco perché diventa veramente assurdo il provvedimento di notifica di una multa fino a 10.000 euro e il fermo amministrativo alla ONG Mediterranea.
In parole povere, chi rischia la propria incolumità e salva la vita di tanti esseri umani, deve essere sanzionato. Purtroppo il Decreto Piantedosi continua a produrre effetti disumani e assolutamente inaccettabili. Ma a stabilire che la Libia non è un porto sicuro è stato un verdetto della Corte di Cassazione, che con propria sentenza definitiva ha formalizzato il principio che facilitare la riconsegna dei migranti alle Autorità di Tripoli è un crimine. Occorre modificare il Decreto Piantedosi – conclude il sindaco di Pozzallo – per essere più in linea con le normative di un paese civile. Come sempre un grande ringraziamento alla Prefettura di Ragusa, alla Guardia Costiera, alle Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile, alle Autorità Sanitarie e alle Organizzazioni Umanitarie per il grande impegno profuso e la grande professionalità dimostrata”.