Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha avviato lo studio di un provvedimento, capitanato da Matteo Salvini, che mira a regolarizzare interventi edilizi non conformi per rendere finalmente legali interventi edilizi realizzati da tempo. Questo condono, denominato “Salva-casa 2024”, non riguarderà edifici completamente abusivi, bensì interventi relativamente minori che presentano delle difformità rispetto ai titoli abilitativi edilizi.
Il “Salva-casa 2024” si basa su tre livelli di irregolarità sanabili:
- Difformità formali: si tratta principalmente di errori nel progetto che sono stati corretti in fase di esecuzione dei lavori, ma che hanno determinato una discrepanza tra il progetto approvato e lo stato effettivo degli immobili. Questo livello presenta minori problemi in quanto spesso risalente a periodi precedenti alla normativa attuale.
- Difformità interne: riguardano modifiche apportate agli interni degli immobili, come aggiunte, spostamenti o eliminazioni di tramezzi, aperture di porte, ecc. Queste modifiche, accumulatesi nel tempo, potrebbero essere oggetto di sanatoria.
- Difformità più gravi e non sanabili: sono abusi che non possono essere sanati in via ordinaria a causa del principio della doppia conformità. Il provvedimento proposto mira a bypassare questo ostacolo, permettendo la regolarizzazione di tali interventi.
Inoltre, si ipotizza l’incremento delle tolleranze costruttive, ovvero lo scostamento dei parametri della singola unità immobiliare rispetto alle misure previste nel titolo abilitativo edilizio. Attualmente, tali scostamenti sono legittimi entro il limite del 2%, ma potrebbero essere ampliati con le nuove norme.
Queste proposte sono ancora in fase di studio e dovranno essere approvate dal Governo per diventare legge. Resta da vedere se saranno accolte e se si tradurranno in un decreto-legge che semplifichi i tempi di approvazione ed entrata in vigore.
Condono Salva Casa: esempi di interventi sanabili
Uno dei casi più comuni riguarda l’installazione di soppalchi e verande. Le strutture amovibili rientrano nell’edilizia libera e non necessitano di autorizzazione, ma nel caso di una struttura fissa che determini la creazione di un nuovo locale, diventa necessario ottenere un permesso di costruzione in sanatoria. Nei casi in cui i soppalchi portino alla realizzazione di una nuova stanza, aumentando la superficie calpestabile, è obbligatoria anche la richiesta di autorizzazione ai comuni competenti. Tuttavia, nel caso di un deposito non abitabile, non si configura un abuso edilizio.
Per quanto riguarda i tramezzi, le strutture che dividono in due i locali sono considerate oggetto di manutenzione straordinaria e richiedono una Comunicazione di Inizio Lavori (Cila). Nel caso in cui manchi tale comunicazione, è possibile regolarizzare la situazione mediante il pagamento di una sanzione. Tuttavia, se si interviene sui muri portanti, diventa necessaria una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia). Allo stesso modo, anche l’apertura di nuove finestre o lo spostamento di quelle esistenti potrà essere regolarizzata dal Condono Salva Casa.